ROMA - Uno contro l'altro. Anche a distanza. Mentre il premier si fa sentire in video - sull'aereo che lo sta riportando in Italia dagli States - per giurare che "l'Italia non è finita e che la pagina migliore deve ancora essere scritta", Susanna Camusso si fa sentire per avvisare il "rivale" che la lotta non è finita. Anzi. 

"Se il governo proseguirà sulla riforma del lavoro attraverso un decreto occorrerà indire lo sciopero generale", ha annunciato il segretario Cgil, intervenendo all'assemblea nazionale della Fiom. Ad azione, insomma, corrisponderebbe reazione. Ed eclatante. 

La Camusso ha poi invitato il governo a smetterla con i tagli lineari della spesa pubblica. Per il segretario generale della Cgil "bisogna cambiare passo". "Siamo ancora una volta di fronte ad una politica di puri tagli lineari e - ha concluso - la politica di tagli che abbiamo alle spalle non è stata tanto riduzione di sprechi ma si è tradotta in salari e occupazione dentro le amministrazioni pubbliche".

Poco prima erano arrivate le parole di Matteo Renzi che, in un video postato sul sito del governo, ha riassunto il suo viaggio negli Stati Uniti. "Quello che si è appena concluso - ha detto il presidente del Consiglio - è stato un viaggio molto interessante, anche impegnativo. Un viaggio che è partito dal futuro, dal futuro della California, dalla Silicon Valley, di Stanford, degli startupper italiani, dei giovani scienziati, di Twitter, di Yahoo, di Google, dove abbiamo incontrato gli amministratori delegati, i fondatori".

"E' un viaggio - ha proseguito - che ha preso le mosse dalla Silicon Valley, da San Francisco, per dire che l'Italia può pensare al futuro. L'Italia non deve limitarsi a rappresentarsi come una grande nazione del passato. E molti di questi ragazzi, molti di queste donne e uomini che dedicano la loro vita all'innovazione - ha chiarito - sono in grado di spiegarcelo, di indicarci la via".