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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Cannabis "legale", via all'iter parlamentare per la legge

L'annuncio del sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell'integruppo per la legalizzazione. Scotto (Sel): "Faremo in modo che la proposta possa essere approvata in questa legislatura". Ecco cosa prevede la nuova legge

ROMA - "Oggi il progetto di legge per la cannabis legale è stato inserito nel calendario trimestrale della Camera dei Deputati. Si tratta di un primo, grande risultato perché comincia l'iter parlamentare di questa proposta, sottoscritta e presentata da 220 deputati, a cui se ne stanno aggiungendo altri". Lo afferma il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, promotore dell'intergruppo per la legalizzazione della Cannabis.

L'INTERGRUPPO - "Va dato atto a tutti i parlamentari che hanno sottoscritto la proposta di legge - aggiunge - a cominciare da quelli che hanno aderito all'intergruppo, di aver smosso le acque per far partire l'iter parlamentare di questa legge. Ringrazio i capigruppo di Movimento 5 Stelle e Sel, che con il presidente Arturo Scotto ne ha chiesto la calendarizzazione. É un punto di partenza su cui bisognerà lavorare molto: la strada é lunga, servono tempo e pazienza, ma abbiamo la determinazione per andare fino in fondo", conclude Della Vedova.

SCOTTO (SEL) - "Finalmente si inizia a discutere di legalizzazione. Ora presto l'avvio della discussione del provvedimento in commissione Giustizia". Così il capogruppo dei deputati di Sel, Arturo Scotto, al termine della riunione dei capigruppo, annuncia il via all'iter alla Camera. "Il primo obiettivo è stato raggiunto: una proposta concreta e praticabile inizia la discussione" prosegue Scotto. "Faremo in modo, continua il capogruppo di Sel, che questo lavoro non si concluda con un nulla di fatto ma, anzi, che la proposta di legge possa essere approvata in questa legislatura. Non è il miglior testo possibile, ma è un testo che tutti possono condividere".

COSA PREVEDE LA LEGGE - Il primo punto riguarda il possesso: i maggiorenni potranno detenere 15 grammi di marjiuana a casa e 5 "in tasca". Poi sarà possibile coltivarla, con un limite di cinque piante se si tratta di uso personale. Vietata invece la vendita del raccolto. 

CANNABIS SOCIAL CLUB - Per quanto riguarda invece la commercializzazione verrebbe consentita la "coltivazione in forma associata" attraverso enti senza fini di lucro fino a 50 membri, ovvero i famosi "cannabis social club", già diffusi in Spagna: ogni club potrà coltivare fino a 250 piante. Invece la vendita sarebbe prevista al dettaglio nei negozi e rivenditori autorizzati, forniti di licenza dei Monopoli e previa autorizzazione, come avviene oggi per i derivati del tabacco. 

USO TERAPEUTICO - Per quanto riguarda invece l'uso terapeutico, le modalità di consegna, prescrizione e dispensazione dei farmaci a base di cannabis verranno semplificate e verrà permessa anche l’autocoltivazione a fini terapeutici. I proventi derivanti dalla legalizzazione, prevede infine la proposta, saranno destinati per il 5% a finanziare il Fondo nazionale per la lotta alla droga.

DOVE NON SI FUMA - "Rimangono ferme tutte le disposizioni di legge inerenti lo spaccio - sottolinea Della Vedova - con l’onere della prova che spetta a chi arresta e processa". Non si potrà fumare in nessun luogo pubblico e in nessun luogo aperto al pubblico, compresi i parchi. Inoltre resta valido il divieto di guida in stato di alterazione, con le relative sanzioni previste dal codice della strada.

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