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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

Un terzo dei detenuti in carcere per droga: "Sovraffollamento inaccettabile"

Mobilitazione nazionale dei Radicali Italiani per la giustizia nelle carceri: "Violata la legalità costituzionale". Secondo i dati del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria il tasso medio di sovraffollamento è del 114% con picchi fino al 200%

Da lunedì 9 a domenica 15 ottobre Radicali Italiani organizza una settimana di grande mobilitazione nazionale sul fronte della giustizia e delle carceri. Sono oltre cento i militanti coinvolti nelle visite, a cui parteciperanno il segretario Riccardo Magi, il tesoriere Michele Capano, la presidente Antonella Soldo. Accanto ai radicali anche numerosi parlamentari, tra cui Gennaro Migliore, Luis Alberto Orellana, Luciano Uras, Mara Mucci, Massimo Cassano, e rappresentanti delle istituzioni locali, come il sindaco di Pavia Massimo Depaoli e di Cagliari Massimo Zedda.

Secondo i dati del Dap, un terzo della popolazione reclusa sconta una pena per reati legati alla droga e la stragrande maggioranza ha problemi di dipendenza. Una realtà dai costi sociali, sanitari ed economici altissimi e dalle gravi conseguenze sotto il profilo del sovraffollamento carcerario e per il funzionamento della giustizia.

"Una grande riforma antiproibizionista, come quella che proponiamo, eviterebbe anche tantissimi dei procedimenti che oggi ingolfano la macchina della giustizia e colpiscono anche giovani e giovanissimi", spiega Alessia Minieri, della giunta di segreteria di Radicali Italiani e coordinatrice della mobilitazione.

Molto alta anche la percentuale di detenuti stranieri, che si attesta al 34% con picchi di oltre il 70% in diversi istituti. Le pessime condizioni di vita nelle carceri italiane, dove - secondo i dati dell`Osservatorio di Antigone - il tasso medio di sovraffollamento è del 114% e in strutture come quelle di Lodi, Larino, Chieti, Como, Brescia Caton Mombello tocca o sfiora il 200%, sono costantemente oggetto di denunce di organismi internazionali, come quella contenuta nel recente rapporto del Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d`Europa che nel corso delle visite ispettive ha accertato gravi violazioni dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sul divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti.

"Una grave violazione della legalità costituzionale, come da sempre denunciato da Marco Pannella e dai radicali, che mina le fondamenta stesse dello Stato di diritto nel nostro Paese", concludono i Radicali.

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