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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Perugia

Un "villaggio" commerciale a Castelluccio di Norcia: il caso arriva in Parlamento

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato interrogazioni alla Camera, al Senato e in Regione Umbria per il progetto del "villaggio commerciale" sulla Piana di Castelluccio: 2 milioni e mezzo di euro a carico della Protezione civile per ospitare ristoranti, bar, caseifici e servizi per i turisti

Il villaggio commerciale da costruire sulla Piana di Castelluccio di Norcia fa discutere. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato interrogazioni alla Camera, al Senato e in Regione Umbria per conoscere nel dettaglio le caratteristiche del progetto da oltre due milioni di euro per la  super struttura da 6mila metri quadrati che nelle intenzioni dei proponenti dovrebbe ospitare ristoranti, bar, caseifici e servizi per i turisti ma assomiglia ad un centro commerciale.

I deputati del M5s sul caso hanno presentato interrogazioni in Parlamento, a prima firma della deputata Patrizia Terzoni e del senatore Stefano Lucidi, e in Regione Umbria, a firma del consigliere Andrea Liberati.

"Il progetto è stato promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dalla Regione Umbria e , a quanto si apprende, dovrebbe ricevere dalla Protezione Civile un finanziamento di 2,5 milioni di euro. Ricordiamo che l’area di Castelluccio si trova all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Soprattutto, vogliamo sapere se davvero il progetto sarà smantellato non appena sarà conclusa la fase di ricostruzione - e nel costo previsto siano compresi gli oneri di demolizione- oppure se, come accade spesso in Italia, "abbellirà" in modo permanente la già disgraziata Castelluccio".

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Il progetto presentato il 6 luglio scorso porta la firma dell’archistar ambientalista Francesco Cellini. Il centro commerciale ha la forma di un deltaplano e ha le coperture in verdite per ambientarla al meglio sul Pian Grande. 

La regione Umbria conta di affidare i lavori di urbanizzazione dell'area entro luglio "poi per la realizzazione delle strutture, avverrà in tempi brevi", spiega il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli.

Il progetto di delocalizzazione di Castelluccio prevede, in particolare, oltre ai moduli per gli esercizi commerciali da allocare nella piazza del paese, anche tre strutture attrezzate che conterranno una decina di ristoranti, più un bar, e alcuni spazi ricreativi in cui saranno ospitati la Proloco, la scuola di volo libero Prodelta, e uno sportello bancomat. Nello spazio collocato a ridosso dei ristoranti saranno inoltre realizzati dei moduli destinati ai tre caseifici di Castelluccio.

La delocalizzazione di Castelluccio

Come verificato con i rappresentanti del gabinetto della presidente della Regione Umbra Catiuscia Marini da Stefano Pastorella in rappresentanza dei comitati dei terremotati, questo "centro commerciale" non sarebbe altro che la delocalizzazione delle attività produttive di Castelluccio. 

"Non si troverà nella piana - chiarisce a Today Pastorella - ma sulla strada che da Norcia arriva a Castelluccio, nell'area su cui insisteva una cava che verrà sistema con lavori di urbanizzazione. Il progetto è stato condiviso e migliorato dalle associazioni di commercianti di Castelluccio e anche dall'ente Parco dei Sibillini e ci hanno rassicurato sul massimo rispetto dei vincoli ambientali: si attrezzeranno dei parcheggi lontano dal centro commerciale e vi saranno delle navette a servizio dei visitatori". 

Le proteste: no al cemento

"Se da una parte infatti si annuncia di voler valorizzare le risorse naturalistiche dei territori, dall'altra si progetta una colata di cemento a Castelluccio Di Norcia". Questo il tenore delle proteste di chi si ritrova spiazzato dal progetto che conta anche la sponsorizzazione di Nestle

"Castelluccio di Norcia era stata scelta da Perugina come simbolo della bellezza autentica dell'Umbria ed era diventata protagonista della comunicazione di Perugina Tablò – spiega Manuela Kron, Corporate Affairs Director di Nestlé Italia - Dopo il dramma che l'ha colpita, l'azienda sente ancora più forte il legame con questi luoghi e vuole quindi continuare a sostenerli, dando il proprio aiuto alle realtà imprenditoriali che operano sul territorio e che, dopo il terremoto, hanno bisogno del contributo di tutti".

Online è presente una petizione per fermare il progetto

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