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Giovedì, 25 Aprile 2024
QUIRINALE

Chi vota e come si elegge il presidente della Repubblica | LA SCHEDA

Al via da oggi le elezioni del prossimo Capo dello Stato che prenderà il posto del dimissionario Giorgio Napolitano

ROMA - È il giorno del "Quiriconclave". Oggi arriveranno alla Camera i 1009 grandi elettori per il prossimo presidente della Repubblica Italiana, il dodicesimo inquilino del Quirinale che succederà al due volte eletto e dimissionario Giorgio Napolitano

COSA DICE LA COSTITUZIONE - L'articolo 83 della Carta Costituzionale detta le regole per l'elezione del Capo dello Stato. Il presidente della Repubblica è un organo costituzionale eletto dal Parlamento in seduta comune, integrato da rappresentanti delle Regioni (tre per ognuna, ad eccezione della Valle d'Aosta, che ne ha uno solo, per un totale di 58) e il suo mandato ha la durata di sette anni. La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente qualsiasi cittadino o cittadina italiano o italiana che abbia compiuto i cinquanta anni di età e che goda dei diritti civili e politici.

COME SI VOTA - L'elezione del Presidente della Repubblica avviene a scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'Assemblea. Nelle prime tre votazioni è richiesta la maggioranza dei due terzi del plenum, ossia 672 voti, per garantire un consenso il più possibile esteso attorno a un'istituzione di garanzia. Dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei 1009 grandi elettori: 505 voti. La carica dura sette anni per impedire che un presidente possa essere rieletto dalle stesse Camere, che hanno invece mandato quinquennale. Questo per svincolare il Capo dello Stato da eccessivi legami politici con l'organo che lo elegge. Ma ogni regola ha la sua eccezione: in questa legislatura hanno luogo due elezioni per il Quirinale, ossia quella che nel 2013 ha portato alla rielezione di Giorgio Napolitano e quella che oggi deciderà il suo successore. Sebbene in parlamento siedano gli stessi deputati e senatori che due anni fa elessero Giorgio Napolitano, la composizione del collegio dei grandi elettori è profondamente mutata. 

VIDEO - COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

CHI VOTA - La platea è composta da 630 deputati e 315 senatori eletti, ai quali vanno aggiunti i senatori a vita, attualmente 6,  tra i quali c'è anche lo stesso Napolitano, e 58 delegati regionali. Nella scorsa elezione dell'aprile 2013, c'erano  430 elettori Pd, 211 Pdl, 162 M5S, 69 di Scelta Civica, 45 di Sel, 40 della Lega e 18 Autonomie e eletti all'estero, 10 di Gal, 9 di Fratelli d'Italia, 6 del Centro democratico e i restanti appartenenti ai gruppi misti o a formazioni politiche locali. Oggi invece, al netto del cambio di colore delle maggioranza in diverse Regioni, delle scissioni, cambiamenti di gruppi, formazioni di nuove componenti e cambi di partito, la nuova platea dei 1009 grandi elettori è così composta: 446 per il Pd, (meno uno, quello del presidente del Senato Pietro Grasso, visto che di norma i presidenti delle Camere non votano), 129 di M5S, 140 di Forza Italia, 38 della Lega, 34 di Sel, 33 di Scelta civica, 30 autonomie e estero, 29 ex M5S, 9 di Fratelli d'Italia e i restanti appartenenti ai gruppi misti o a forze politiche locali.

Stando così le cose, al Partito Democratico basterebbero sulla carta 59 voti dal quarto scrutinio in poi per eleggere a maggioranza assoluta il nuovo Capo dello Stato. I Consigli regionali hanno provveduto nei giorni scorsi a eleggere i delegati che andranno ad integrare il Parlamento riunito in seduta comune (tre per diciannove Regioni ed uno solo per la Valle d'Aosta), rispettando sostanzialmente la prassi indicata dalla Conferenza delle assemblee legislative regionali con l'elezione dei presidenti della Giunta e del Consiglio regionale, e in rappresentanza delle forze di opposizione, il vice presidente del Consiglio regionale o il capogruppo di minoranza. L'unico governatore assente sarà il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. Saranno assenti anche i presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, Ugo Rossi e Arno Kompatscher, dopo la decisione del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige che raggruppa 70 consiglieri membri dei Consigli provinciali di Trento e Bolzano, che ha indicato i vertici dell'Assemblea. 

ECCO CHI SONO I GRANDI ELETTORI

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