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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Cagliari

"Spese non giustificate con i fondi ai gruppi": condannata la fedelissima renziana

Francesca Barracciu (Pd), ex sottosegretaria alla Cultura del Governo Renzi, è stata condannata a 4 anni di reclusione per peculato aggravato nell'ambito dello scandalo sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna

L'ex sottosegretaria alla Cultura del Governo Renzi, Francesca Barracciu (Pd), è stata condannata a 4 anni di reclusione per peculato aggravato nell'ambito dello scandalo sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna e spesi per fini non istituzionali. 

Condannata Francesca Barracciu

La maxi inchiesta della Procura di Cagliari ha riguardato l'uso dei fondi destinati ai gruppi in Regione.

La sentenza è stata pronunciata dalla seconda sezione del Tribunale di Cagliari dopo circa un'ora e mezzo di camera di consiglio. Il pubblico ministero Marco Cocco aveva chiesto per l'imputata, oggi presente in aula, 5 anni di carcere.

Termina dunque con una pesante condanna il processo all'ex sottosegretaria e fedelissima renziana. Era imputata per i fondi ricevuti quando era consigliera regionale: la Procura le ha contestato circa 80mila euro di soldi ricevuti e usati per spese non istituzionali.

Le spese 

La gran parte dei soldi al centro dell'inchiesta, circa 77 mila euro, erano stati ricevuti per fini istituzionali dal gruppo di appartenenza tra il 2004 e il 2008 (tredicesima legislatura); altri 3.600 euro erano legati all'assegno ottenuto da una società che nel 2009 avrebbe organizzato convegni e incontri del Pd di cui gli investigatori non hanno trovato riscontri certi.

La contestazione iniziale era di 33mila euro, e ad essa l’ex consigliera aveva risposto sostenendo di aver speso l’intera cifra (e oltre, in base alla ricostruzione dell’avvocato difensore durante l’arringa una settimana fa) con la benzina acquistata per girare in Sardegna "e far conoscere la nostra attività". Ma l’imputata in varie occasioni si trovava in luoghi diversi da quelli indicati, secondo gli inquirenti. In seguito l'addebito era salito a 81mila euro, e di giustificazioni in questo caso "non se ne sono viste: ancora le attendiamo", aveva spiegato il pubblico ministero nella requisitoria.

Farà ricorso

"Ricorrerò in appello - ha dichiarato Francesca Barracciu - sono scossa, ma comunque serena, perché questo è soltanto il primo tempo di una partita che ne dura tre. Leggeremo le motivazioni che hanno indotto a condannarmi. Sono stati quattro anni molto duri, ho rinunciato, unica in Sardegna raggiunta dall'accusa di peculato, alle cariche che rivestivo, e per questo mi sono ritrovata in solitudine. Ma questa situazione mi ha rafforzato molto. Facendo tesoro della mia esperienza, spero di essere diventata una persona migliore e con questa forza affronterò il secondo grado".

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