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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Genova, l'ex sindaca Vincenzi condannata a 5 anni per l'alluvione del 2011

Il 4 novembre del 2011 la piena del Fereggiano mise in ginocchio il capoluogo ligure provocando la morte di sei persone: l'ex primo cittadino non dispose la chiusura delle scuole “nonostante le previsioni spaventose”

Marta Vincenzi, ex sindaco di Genova, è stata condannata a 5 anni di reclusione dal giudice Adriana Petri nel processo per l'alluvione del capoluogo ligure del 4 novembre del 2011, in cui persero la vita Shiprese Djala, 29 anni, delle figlie Gioia, 8, e Janissa, 10 mesi, di Serena Costa, 18 anni, e di Angela Chiaramonte, 40 anni, tutte sorprese della piena del Fereggiano mentre tornavano dalle scuole in cui erano andate a recuperare i figli. La sesta vittima, la 50enne Evelina Pietranera, era stata travolta dall’ondata di acqua e fango mentre tentava di tornare a casa dopo avere chiuso la sua edicola in via Fereggiano.

L'accusa verte in particolare proprio sulla decisione di non disporre la chiusura delle scuole “nonostante le previsioni spaventose”. Il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto una condanna a 6 anni e un mese di reclusione per l'ex primo cittadino accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, disastro colposo, falso e calunnia. Poco più di 5 anni fa la piena del Fereggiano mise in ginocchio l’intera città il capoluogo ligure.

marta vincenzi sentenza foto andrea barsanti-2-2

Fereggiano, nel 2011 il torrente diventa un killer

Laureata in filosofia, è dirigente scolastico di scuola superiore, la Vincenzi entrò al Comune di Genova già nel 1990 quando vestì i panni di assessore per poi essere eletta presidente della Provincia di Genova dal 1993 al 2002. Componente della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra, è stata deputata del PSE del Parlamento europeo dal 2004 al 2007 quando ha dovuto abbandonare la carica dopo l'elezione a sindaco di Genova nel maggio del 2007 alla testa della coalizione di centrosinistra riunita sotto il simbolo dell'Ulivo.

Vincenzi, mentre è stata assolta dall'accusa di calunnia,  la sindaca dem è stata condannata a cinque anni per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni plurime e falso, quest’ultima riferita al verbale “taroccato” per alleggerire le responsabilità dei vertici del Comune e della Protezione Civile modificando gli orari per anticipare l’ora della piena e del conseguente disastro.

L'ex assessore alla Protezione Civile, Francesco Scidone, è stato condannato a quattro anni e nove mesi. Gianfranco Delponte a quattro anni e cinque mesi e Pierpaolo Cha - entrambi dirigenti del Comune - a un anno e quattro mesi. Sandro Gambelli invece (a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche) è stato condannato a quattro anni e mezzo. La cronaca di Genova Today

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