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Giovedì, 18 Aprile 2024
Infrastrutture

Confcommercio: in città si viaggia 15 km/h. "Oggi come nel 1700"

Presentato il Libro bianco su Trasporti e Infrastrutture, elenco di 27 opere pubbliche mai terminate. Dalla Pedemontana veneta alla Firenze-Mare, bruciati 142 miliardi in dieci anni

"Incompiuta". Se si pensa a questo aggettivo abbinato alle "opere pubbliche" la risposta di chiunque si sia almeno per una volta recato in Calabria in auto non può che essere una sola: l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, il 'cantiere infinito' per eccellenza. Ma come la Sa-Rc, ci sono altre 27 infrastrutture iniziate e mai portate a termine.

27 'Grandi opere' che aspettano da quasi mezzo secolo di essere aperte al traffico nella loro completezza. 27 infrastrutture che, sommate, valgono 31 miliardi di euro e che hanno accumulato ritardi che vanno da un minimo di 5 anni, come la terza corsia della A11 - la celebre Firenze-Mare - o il prolungamento della A27, la Mestre-Belluno che nei progetti dovrebbe arrivare fino a Tolmezzo (Udine), a un massimo di 50 anni - una su tutte: la trasversale Fano-Grosseto.

A raccoglierle tutte insieme e fare un bilancio delle "incompiute" è la Confcommercio che ha pubblicato il Libro bianco su Trasporti e Infrastrutture.

I costi della lentezza - Il congestionamento delle reti stradali italiane ha portato l'Italia a perdere, tra il 2001 e il 2010, ben 142 miliardi di euro di Pil. Ben 50 miliardi solo nel 2010 a causa del "mancato miglioramento dell'accessibilità alla rete". Tradotto in termini percentuali, in dieci anni è stato bruciato un incremento del Pil del 3,2%.

Le opere - Ecco due esempi per capire di cosa parla Confcommercio: la Pedemontana Veneta è arrivata al 46° anno di progetti e solo al primo di lavori. I cantieri della Statale 96 Bari-Matera durano invece da 20 anni. Guardando poi al Programma per le infrastrutture strategiche, in tutto opere per 367 miliardi di euro, si evince che solo il 9,3% delle opere è stato portato a termine. Numeri non da paese europeo.

Oggi come nel 1700 - Numeri che diventano quasi ironici, poi, se si pensa che lo studio della velocità media di percorrenza nelle tre metropoli italiane, Roma, Milano e Napoli, è di 15 km/h con punte minime nei momenti di maggior traffico di 7-8 km/h. Il che, paragonato al passato, significa che oggi in città ci si sposta alla stessa velocità media del 1700. Quando si girava a cavallo.



Per Confcommercio "è senza dubbio doveroso tenere nella debita considerazione gli effetti che la grave congiuntura economica inevitabilmente stanno esercitando sugli stanziamenti previsti". Le risorse per nuove infrastrutture, infatti, hanno subito nell'ultimo biennio 2009-2011 una riduzione del 34%, toccando il livello più basso da venti anni a questa parte". Ed "è facile prevedere che il taglio di 18 miliardi negli stanziamenti per il triennio 2012-2014 finirà per pesare soprattutto, ancora una volta, sulla spesa destinata ad investimenti pubblici".



Allo stesso tempo, l'Associazione ricorda "la pericolosa lentezza con cui si stanno utilizzando i 41,2 miliardi di fondi strutturali e Fas stanziati per il quinquennio 2007-2013". Si tratta di stanziamenti destinati a programmi di infrastrutture nazionali (11,7 mld) e regionali (29,5 mld) destinati per l'85% nel Mezzogiorno. Al momento risulta utilizzato solo il 12% delle risorse: il rischio è trovarsi a fine anno obbligati a restituire a Bruxelles 2,6 miliardi di euro, la porzione comunitaria dei fondi Fas stanziati.

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