Confindustria suona l'allarme disoccupazione. Il Centro studi dell'associazione (Csc) nell'ultima analisi mensile denuncia "la continua perdita di posti di lavoro che si coniuga con la maggiore ricerca di impiego per compensare la caduta del reddito reale". Analizzando il mercato italiano, ormai "in deterioramento", il Centro studi di via dell'Astronomia porta numeri che non lasciano margine di interpretazione: la disoccupazione a febbraio è salita al 9,3%, con un pericoloso +0,2 rispetto a gennaio. Un dato, questo, mai così alto dal marzo 2011 e assolutamente preoccupante se si considera che ad agosto si era all'8,3% di disoccupati.

La spiegazione - Calo degli occupati (-o,4% in sei mesi) e aumento della forza lavoro (+0,8%). Inoltre il sempre minore reddito familiare "spinge sempre più persone a cercare un impiego". Le previsioni - Nei prossimi mesi, il Csc prevede "ulteriori riduzioni di manodopera a causa della ricaduta della recessione e delle ristrutturazioni rese ormai obbligate dal perdurare dei bassi livelli di attività". 

Cassa integrazione - Relativamente alla Cassa integrazione, da Confindustria arriva il dato che le ore autorizzate sono in "rapida risalita": +49,1% a febbraio; +21,6% a marzo. Preoccupante anche il dato relativo ai lavoratori in mobilità: 125 mila a ottobre 2011; +20,9% rispetto a ottobre 2009.