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Martedì, 23 Aprile 2024
Immigrazione

Consiglio d'Europa: "Italia responsabile della morte di 63 migranti"

Da Strasburgo il rapporto dell'inchiesta aperta dopo il mancato soccorso di navi provenienti dalla Libia. L'appello del centro Astalli: "Tutelare i migranti"

L'Italia è responsabile della morte di 63 migranti avvenuti nel Mediterraneo a marzo 2011. La notizia arriva da Strasburgo e riguarda il rapporto conclusivo sull'inchiesta condotta sulla morte di 63 migranti, approvato oggi dal comitato per l'immigrazione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

Responsabili Nato e paesi in missione in Libia - Nel documento si sottolineano, inoltre, le gravi responsabilità sia della Nato che dei singoli paesi che hanno partecipato alla guerra in Libia e che avevano navi che in quel momento solcavano quel tratto di Mediterraneo. "L'Italia" si legge nel rapporto "come primo Stato ad aver ricevuto la chiamata d'aiuto e sapendo che la Libia non poteva ottemperare ai propri obblighi, avrebbe dovuto assumere la responsabilità del coordinamento delle operazioni di soccorso. 

Centro Astalli: "Tutela per vittime di tragedie umanitarie" - Ed è sempre sulla 'crisi libica' che stamattina si era esposto in maniera critica con il governo italiano padre Giovanni La Manna, presidente del centro Astalli, che in un appello all'esecutivo ha chiesto "tutela per le vittime incolpevoli di tragedia umane". La richiesta al Governo Monti è di "un segno di forte cambiamento a favore dei migranti giunti dalla Libia".

Appello al Governo: "Garantire tutela" - "Speriamo fortemente" ha auspicato La Manna, in occasione della presentazione del Rapporto annuale del centro Astalli "che un governo tecnico che non si deve preoccupare dei consensi e della campagna elettorale, possa assumersi la responsabilità di governare in maniera onesta questo fenomeno, anche se deve fare i conti con il Parlamento e con una parte politica che non si è assunta questa responsabilità". Il Centro Astalli confida soprattutto nel ministro per la cooperazione internazionale e integrazione, Andrea Riccardi e "sulla sua capacità di coinvolgere il governo in queste decisioni. "Garantire tutela a chi è arrivato dalla Libia vuole dire in moltissimi casi riconoscere protezione a vittime di guerre e persecuzioni in fuga da altri paesi africani, che si trovavano lì in attesa di giungere in Europa: è necessario trovare forme di tutela adeguate per garantire a tutti il diritto alla protezione". Una posizione, quella del centro Astalli, che alla luce del rapporto di Strasburgo sposta la questione dalle responsabilità del governo precedente alla politiche future del governo attuale.

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