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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Italia

Governo, Mattarella non aspetta il Pd: "Nuove consultazioni", tramonta l'asse dem-5stelle

Il Quirinale: "A distanza di due mesi le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate". Dopo le bordate di Renzi e la baruffa interna al Pd è il Capo dello Stato ad accantonare l'idea di un contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Partito Democratico

"A distanza di due mesi le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. E non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo". Lo rende noto oggi il Quirinale, una nota stringata da cui emerge l'irritazione del Colle che ha deciso di non aspettare neppure la Direzione Nazionale del Partito Democratico che si sarebbe dovuta esprimere su un'intesa con il movimento 5 stelle per dar seguito alle aperture annunciate dall'esploratore Roberto Fico. 

Il governo non c'è, torna l'incubo spread

"Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di un'intesa tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico" annuncia Mattarella senza indicare la baruffa seguita alle dichiarazione del senatore Matteo Renzi. L'ex premier ed ex segretario del Pd si era espresso per una bocciatura dell'accordo su un contratto di governo che Martina e Di Maio avrebbero dovuto concordare per dare un governo all'Italia. 

Il presidente della Repubblica - annuncia il Quirinale - svolgerà quindi lunedì prossimo, in un'unica giornata, nuove consultazioni per verificare se i partiti abbiano altre prospettive di maggioranza di governo.

Di Maio: "Ora la palla passa a loro"

"Insieme a Danilo (Toninelli) e Giulia (Grillo) e a tutti voi che ci avete sempre sostenuto, abbiamo cercato fino alla fine di dare un governo che offrisse finalmente soluzioni a questo nostro martoriato Paese. Che è il motivo per cui nel 2012 mi sono candidato la prima volta. Ora la palla passa a loro". Così Luigi Di Maio, leader M5S, in una e-mail inviata ai parlamentari del Movimento 5 Stelle.

"Nei prossimi giorni parleremo con i cittadini nelle piazze e in tv. Avevamo creduto che i partiti, con tutte le batoste che hanno preso in questi anni, avessero imparato la lezione e avessero capito che è finalmente arrivato il momento di dare delle risposte agli italiani, non alle coalizioni di forze politiche o alle segreterie. Invece il cinismo e l'arroganza hanno prevalso durante questi 55 giorni di tentativi". 

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Le consultazioni: il "terzo round" di Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riprenderà lunedì 7 maggio le consultazioni per la formazione del nuovo Governo.

  • Alle ore 10.00 salirà al Colle il "Movimento 5 Stelle";
  • Alle 11.00 il centrodestra con i rappresentati dei gruppi parlamentari di "Fratelli d'Italia"; "Forza Italia - Berlusconi Presidente", "Lega - Salvini Premier";
  • Alle 12.00 il gruppo del "Partito Democratico";
  • Alle ore 16.00 "Liberi e Uguali";
  • alle ore 16.20 Gruppo Parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato della Repubblica, Partito SVP (Südtiroler Volkspartei) e (UV - Union Valdôtain);
  • alle ore 16.40Gruppo Misto del Senato della Repubblica;
  • alle 17.00 Gruppo Misto della Camera dei Deputati;
  • alle ore 17.30 salirà al Colle Roberto FICO, Presidente della Camera dei Deputati;
  • alle 18, Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI, Presidente del Senato della Repubblica. 

Non ci sarà invece il presidente emerito Giorgio Napolitano dopo l'operazione cardiaca cui è stato sottoposto la vigilia del 25 aprile.

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