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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Italia

Renzi bis, governo di scopo o larghe intese, dopo la crisi tre strade per Mattarella

La crisi di governo passa dal Quirinale: l'obiettivo trovare una soluzione e chiudere la partita entro sabato quando si concluderanno le consultazioni. Sulla scrivania del Capo dello Stato tre opzioni: la prima, la più gradita al Colle, un reincarico lunedì a Renzi che invece chiede un governo di responsabilità nazionale con una maggioranza larga

ROMA - Obiettivo: trovare una soluzione e chiudere la crisi di governo entro sabato quando al Quirinale si chiuderanno le consultazioni con i rappresentanti dei tre gruppi parlamentari maggiormente rappresentativi: Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Da parte sua Renzi indica due vie: elezioni subito dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge elettorale, attesa il 24 gennaio, o un governo di responsabilità nazionale con una maggioranza larga, fino alla fine della legislatura

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inizierà alle 18 le consultazioni con le alte cariche dello Stato e i gruppi parlamentari dopo la formalizzazione delle dimissioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sulla scrivania del Capo dello Stato tre opzioni.

La prima, la più gradita al Colle, un reincarico a Renzi per un governo politico che faccia la legge elettorale vista anche la sentenza della Corte Costituzionale sull'Italicum che potrebbe proporre una legge modificata dalla Consulta. Per il presidente della Repubblica resta sul piatto anche la possibilità di inviare alle Camere lo stesso Renzi attraverso una reinvestitura con un mandato bis per una verifica della fiducia in Parlamento.

Dal Partito Democratico arriva invece la proposta, auspicata dal premier dimissionario, per un governo di larghe intese, anche senza Matteo Renzi, che arrivi fino al 2018. Ipotesi quest'ultima che troverebbe il favore anche di Silvio Berlusconi. "Un governo di responsabilità nazionale" con tutti dentro, ma che avrebbe bisogno di un consenso di tutti i partiti, una soluzione al momento molto lontana dopo le prime prese di posizione.

Terza soluzione un governo istituzionale, con un appoggio parlamentare che parta dall’attuale maggioranza magari allargabile, guidato da un premier scelto tra figure come Padoan, Gentiloni o Grasso, indispensabili per raccogliere il consenso necessario alla gestazione di una nuova legge elettorale.

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Il fronte del voto -  "Elezioni subito o il 17-18 dicembre scendiamo in piazza", è invece il netto proclama di Matteo Salvini. E anche i Cinque Stelle, paventando un accordo degli altri per fare una legge elettorale "contro" di loro, confermano la richiesta di voto anticipato con l'Italicum, dopo aver modificato la legge elettorale per il Senato.

Tra domenica e lunedì si vedrà a quali conclusioni arriverà il presidente.

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