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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Il premier Conte e la cattedra alla Sapienza: "Ho deciso, rinuncio al concorso"

Il presidente del Consiglio chiude il caso: "Mi sarebbe piaciuto partecipare, non farò il premier a vita"

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha comunicato la volontà di ritirare la sua candidatura  per la cattedra di diritto privato alla Università La Sapienza dopo le polemiche della scorsa settimana. "Non ho mai pensato di ricavare una poltrona a vita da questo incarico" ha detto Conte riferendosi al suo ruolo da premier. "Ecco perché mi sarebbe piaciuto partecipare a questo concorso come un semplice cittadino. Però io ho deciso: rinuncio a questo concorso per ragioni di personale sensibilità" ha precisato il presidente del Consiglio in un video su Facebook. 

"Da alcuni giornali falsità inaccettabili"

"In piena trasparenza vorrei darvi informazioni" sulla vicenda del concorso alla Sapienza, ha aggiunto Conte, perché da "alcuni giornali ci sono state palesi falsità, alcuni sono fortemente denigratori". Su un quotidiano si parla di "bando cucito su misura", spiega il premier, "non riporto il nome del giornale e dell'articolista perché come presidente del Consiglio rispetto la libertà di stampa, anche se questo è un esercizio della libertà di stampa davvero inaccettabile". 

Il caso della cattedra alla Sapienza e la difesa di Conte

La notizia secondo cui Conte è in corsa per una cattedra di diritto privato all’Università La Sapienza di Roma era stata riportata nei giorni scorsi dal sito Politico.eu. L’avvocato pugliese aveva presentato domanda a febbraio, prima di diventare premier, per prendere il posto lasciato vacante da Guido Alpa, di cui è stato allievo.

Conte aveva provato a spegnere le polemiche spiegando che si trattava di una vicenda che "avevo completamente rimosso. All'inizio dell'anno è stata avviata una procedura di trasferimento per prof già ordinari e che ambiscono a trasferirsi a Roma: feci domanda perché pur essendo in un ateneo prestigioso risiedo a Roma, ho un bimbo piccolo. Questa nuova veste mi impone di riconsiderare la scelta. A rigore, da giurista, dico che non dovrebbero esserci conflitti di interesse ma impegni istituzionali mi impediscono di partecipare al colloquio orale. Certo l'idea di fare un colloquio in inglese dopo aver parlato con Trump è carina e stimolante".

Oggi il sito Politico.eu è tornato sulla vicenda rivelando che Conte non aveva ritirato la candidatura, ma semplicemente chiesto di rinviare l'esame di inglese. Ad ogni modo il premier ha messo una pietra tombale su ogni speculazione chiudendo così il caso. 

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