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Martedì, 19 Marzo 2024
Inchieste

La Corte dei Conti indaga sulle cene di Renzi

La Procura ha aperto un fascicolo sull'allora sindaco dopo l'intervista al Fatto Quotidiano di un ristoratore fiorentino: "Era sempre qui, fatturavo al Comune. sa quante tavolate, feste nel mio locale? Un'infinità"

FIRENZE - La Procura della Corte dei Conti toscana ha aperto un fascicolo sulle spese dell’ex sindaco Matteo Renzi, ora premier, dopo quanto affermato dal ristoratore fiorentino Lino Amantini in un’intervista al Fatto Quotidiano: "Renzi era sempre qui, fatturavo al Comune". Inoltre, in merito agli anni in cui il premier era prima presidente di Provincia, poi sindaco, il ristoratore avrebbe affermato:

Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un'infinita'. E poi si mandava la fattura direttamente in Comune. 

"ATTO DOVUTO" - L’apertura del fascicolo è un atto dovuto per riscontrare la veridicità di quanto detto dal ristoratore. In realtà Lino avrebbe anche mutato la sua versione: "Mi hanno fatto dire cose che non ho detto. Non ho detto che quando veniva qui mandavo il conto a Palazzo Vecchio". Il ristoratore, assediato dalle telefonate dei giornalisti, si è chiuso dietro un: “Lasciatemi in pace”. 

GLI ACCERTAMENTI - Gli accertamenti della Corte dei Conti riguarderanno il periodo in cui Renzi è stato sindaco, dal 2009 al 2014. Probabilmente i magistrati inizieranno chiedendo la documentazione a Palazzo Vecchio. Il clamore mediatico della vicenda, dopo la questione delle cene di Ignazio Marino, dimessosi da sindaco della Capitale, ha fatto sì che fonti vicine al Presidente del consiglio chiarissero come le spese di Renzi, da presidente della provincia e poi da primo cittadino, non solo sarebbero state tutte già documentate e verificate ma anche messe on line. Inoltre il premier ha inviato un sms al quotidiano

Io ho messo online tutte le spese, per primo in Italia. E tutte le volte che ho mangiato con mia moglie e la mia famiglia ho pagato di mio, come è ovvio. Sia da Lino che da altri. Peraltro tutte le mie spese dal 2004 al 2013 sono state al vaglio nome per nome, pranzo per pranzo, di Pm e Corte dei conti. Non è possibile che Lino dica che il Comune pagava le mie cene con mia moglie (che poi saranno stati tre o quattro pranzi quando lei insegnava in città). Perché lui voleva offrirmeli e io proprio per questo insistevo per pagarli. Io certe cose non le faccio. E comunque ci sono le ricevute del Comune e le mie personali. 

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