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Giovedì, 28 Marzo 2024
Crisi economica

Disoccupazione alle stelle, fermo il Pil

L'Istat avverte: "Per il 2012 prodotto interno lordo a -1,5%. Nel 2013 +0,5%". I senza lavoro al 9,5% quest'anno e al 9,6% il prossimo.

"Le prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013". Se il titolo del rapporto Istat fosse una domanda, "Le prospettive per l'economia italiana nel 2012-2013?", la risposta sarebbe "nessuna".

I numeri forniti dall'istituto di statistica, infatti, non lasciano spazio a interpretazioni. Da una parte, la disoccupazione che vola. Dall'altra il prodotto interno lordo che non mostra margini di crescita

I dati - Tra persone in cerca di occupazione e perdita di posti di lavoro derivante dalle difficoltà del sistema produttivo, il tasso della disoccupazione nel 2012 raggiungerà il 9,5% a fine 2012, aumentando al 9,6% nel 2013. Per il 2012, poi, l'Istat prevede una riduzione del prodotto interno lordo dell'1,5%, mentre per il 2013 stima che il tasso di crescita del Pil torni ad essere leggermente positivo (+0,5%) per effetto del rafforzamento della domanda mondiale e di una debole ripresa degli investimenti delle imprese.



Dopo i primi due trimestri di ulteriore contrazione, spiega l'Istat, nella seconda metà del 2012 si registrerebbe un'inversione di tendenza, con tassi di crescita congiunturali moderatamente positivi. L'uscita dalla fase recessiva sarebbe comunque lenta e graduale: nel 2013, infatti, il Pil è previsto solo in crescita modesta (+0,5%).

La riduzione del Pil italiano quest'anno, spiega l'Istat, è provocata da una contrazione della domanda interna, non pienamente compensata dalla dinamica positiva della domanda estera netta, la quale riflette la forte discesa dell'import (-4,8%) e una tenuta dell'export (+1,2%).

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