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Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi economica

Bankitalia, una famiglia su 5 non arriva a fine mese

Reddito crollato del 4%. "A pagare il prezzo più alto della crisi sono stati i giovani". Nel 2009 480mila famiglie hanno sostenuto un figlio che ha perso il lavoro

Le famiglie povere sono in aumento. Una su cinque non riesce a coprire i consumi e il reddito, nel biennio 2008-2009, è crollato del 4 per cento. A lanciare l'allarme è Bankitalia secondo la quale "a pagare il prezzo più alto della crisi sono stati i giovani". "Tra il 2008 e il 2010 - ha fatto sapere la vicedirettrice Anna Maria Tarantola (nella foto) - la quota di famiglie povere in base al reddito e alla ricchezza è cresciuta di circa un punto percentuale" nel complesso e "di circa cinque punti per le famiglie dei giovani". 

Per le famiglie italiane è sempre più difficile arrivare a fine mese. Per una famiglia su cinque il reddito non basta a coprire i consumi, ha detto Tarantola durante il convegno 'La famiglia un pilastro per l'economia del Paese' sottolineando che la crisi ha comportato "nel 2010 un aumento al 22% della quota di famiglie che hanno un reddito insufficiente a coprire i consumi; per quelle a basso reddito la quota sale a più del doppio".

L'allarme riguarda soprattutto i giovani. Nella tarda primavera del 2009, circa 480 mila famiglie hanno "sostenuto almeno un figlio convivente che aveva perso il lavoro nei 12 mesi precedenti". Le risorse impiegate in questa forma di sostegno familiare "sono venute non solo dai redditi da lavoro dei genitori, ma spesso anche da quelli da pensione", ha spiegato Tarantola. Ma la ricchezza dei genitori che "ha svolto un ruolo importante nel sostenere anche i figli, sta iniziando a ridursi", ha avvertito. Una situazione preoccupante visto che "i giovani risparmiano poco, meno dei loro genitori: dovrebbero invece accumulare di più, visto che il livello della loro pensione sarà presumibilmente più contenuto".

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