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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Renzi attacca Conte e alleati: "Lavorano per buttarci fuori ma non hanno i numeri. Parlerò in tv"

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ripercorre l'inizio di quella che giorno dopo giorno diventa la crisi di governo più tentennata della storia del Belpaese. "Nel caso dovesse esserci un rimpastone Italia Viva sarebbe felicemente all'opposizione"

"Una parte del Governo e della maggioranza ha lavorato per tutta la settimana per buttarci fuori". Lo scrive Matteo Renzi, leader di Italia viva nella e-news settimanale in cui ripercorre l'inizio di quella che giorno dopo giorno diventa la crisi di governo più tentennata della storia del Belpaese.

"Noi sulla prescrizione non ci siamo accodati alla incomprensibile svolta giustizialista del PD" ribadisce l'ex premier ed ex segratario dem che anticipa la sua partecipazione a Porta a Porta, mercoledì 19 febbraio, appunamento in cui annuncia di volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa e spiegare che cosa pensa agli italiani contro le presunte verità assolute che vengono dispacciate ai media da Palazzo Chigi. 

"La nostra colpa - sostiene Renzi -? Difendere le garanzie per i cittadini dalle inefficienze dello Stato. La nostra punizione? Fuori dal governo, in nome della 'tolleranza zero', dopo una dura reprimenda sulla mancanza di educazione. Come se proporre contenuti e portare avanti le proprie idee fosse proibito. Che poi è come proibire la politica in nome della buona educazione".

Renzi ribadisce di non voler "andare a elezioni" anche perché, come giustamente ricorda il ricorso alle urne non sarà immediato perché dopo il referendum che si terrà a marzo andranno ridisegnati i collegi, per cui se cadrà il Governo Conte Bis, ci sarà un nuovo Governo che traghetterà il Paese almeno fino all'autunno. 

"La prescrizione non vale la fine del Governo: ecco perché Bonafede farebbe bene a fermarsi lui, prima di combinare il patatrac"

Crisi di governo, che cosa ha detto Renzi

Renzi inoltre spiega che un eventuale nuovo governo Conte non avrebbe i numeri e che nel caso dovesse esserci un rimpastone Italia Viva sarebbe "felicemente all’opposizione".

Da giorni, molti nostri senatori sono avvicinati da inviti a lasciare Italia Viva. Alcuni di loro sono già stati indicati da taluni media come pronti alla fuga. Se dieci senatori di Italia Viva passassero dall’altra parte ci sarebbe il Conte Ter: terzo governo in tre anni, con terza maggioranza diversa. Io non ci credo, anche perché conosco i senatori di Italia Viva e non ne vedo dieci pronti ad andarsene (per adesso non ne vedo nemmeno uno, a dire il vero). Per me, non hanno i numeri e se ne stanno accorgendo proprio in queste ore"

Resta a noi un commento: se anche dovessero mai ricucire quello che sembra uno strappo ormai logoro, anche e sopratutto nei rapporti umani, quale potrà mai essere la capacità di governo di un premier che si trova ad aver una maggioranza tanto ballerina, sopratutto in Senato?

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