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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Spagna

Cento miliardi per salvare le banche spagnole

Dall'Eurogruppo "sostegno agli sforzi di Madrid per la riforma della finanza". Non ci sarà bisogno di un piano di austerity come in Grecia: il Fmi si limiterà solo alla vigilanza

Cento miliardi in arrivo dall'Europa per salvare, o meglio "ricapitalizzare", le banche spagnole.

E' quanto deciso dalla riunione dell'Eurogruppo che si è tenuta sabato. Obiettivo di questo 'aiuto': "Coprire le necessità degli istituti di credito".



Gli aiuti dell'Efsf, ha spiegato il ministro delle Finanze spagnolo, Luis de Guindos, saranno pari a una cifra che "sarà sufficiente per coprire le necessità delle banche, più un margine di sicurezza significativo". La cifra del prestito, ha poi indicato il comunicato finale dell'Eurogruppo, è stimata attorno ai 100 miliardi di euro.

L'Eurogruppo segnala il suo "sostegno agli sforzi di Madrid per la riforma del settore finanziario".



Nella sua conferenza il ministro spagnolo ha sottolineato che la "condizionalità" degli aiuti "sarà specifica solo del settore finanziario", e non ci sarà "nessuna condizione macroeconomica o di bilancio" ulteriore da rispettare.



Il prestito dell'Efsf sarà conferito al Frob, un fondo pubblico spagnolo per la risoluzione ordinata delle crisi bancarie, che poi deciderà le iniezioni di capitale per le sole banche che ne hanno bisogno, circa il 30% del totale.

Il ruolo dell'Fmi nel programma di assistenza alla Spagna dovrebbe essere limitato alle questioni relative alla vigilanza bancaria.

Nessun piano di austerity - Non ci sarà alcun piano di austerità simile a quello imposto a Grecia, Portogallo e Irlanda, Madrid dovrà rispettare solo condizioni relative al settore bancario.

A seguito della mossa formale di Madrid "una valutazione" della richiesta di aiuto "verrà ora fornita dalla Commissione europea, in collegamento con la Bce, l'Eba (Autorità bancaria europea, ndr) e l'Fmi", insieme a una proposta riguardante "la necessaria condizionalità politica per il settore finanziario che accompagnerà l'assistenza", afferma ancora il comunicato dell'Eurogruppo, confermando che in contropartita per gli aiuti alla Spagna non verrà chiesto un programma macroeconomico, con misure di austerità di bilancio e riforme strutturali, ma solo una serie di provvedimenti riguardanti specificamente il sistema bancario e la sua ristrutturazione.

Le condizioni - Come ha detto il ministro spagnolo delle Finanze, Luis de Guindos, le condizioni per ottenere l'aiuto "sono imposte alle banche, non alla società spagnola".

Un'altra conferma delle attese della vigilia riguarda il fatto che gli aiuti finanziari saranno conferiti al Frob, (il Fondo pubblico per le ristrutturazioni bancarie ordinate) che agirà "come agente del governo Spagnolo, per far confluire i fondi verso gli istituti finanziari interessati".

I prestiti dell'Efsf, infatti, non possono essere destinati direttamente a enti privati come le banche, ma solo ad autorità pubbliche che garantiscono la loro restituzione. Come spiega chiaramente la frase successiva del comunicato dell'Eurogruppo: "Il governo spagnolo manterrà la piena responsabilità per l'assistenza finanziaria e firmerà il protocollo d'intesa" con gli altri paesi dell'Eurozona.



Obiettivi - L'ultima parte del comunicato certfica che Madrid è in linea con i programmi di consolidamento di bilancio, l'agenda di riforme strutturali e l'attuazione degli impegni del Patto di stabilità, così come prevedono le regole dell'Efsf per accedere al meccanismo dedicato alle ricapitalizzazioni bancarie, senza doversi sottoporre al durissimo programma macroeconomico aggiuntivo che hanno dovuto accettare Irlanda, Portogallo e Grecia. La Spagna, si ricorda "ha già attuato significative riforme di bilancio e del mercato del lavoro, e misure per rafforzare i requisiti di capitale delle sue banche".

L'Eurogruppo si dice "fiducioso che la Spagna onorerà i suoi impegni previsti dalla procedura Ue per deficit eccessivo e rispetto alle riforme strutturali, per correggere gli squilibri macroeconomici" nel quadro del 'semestre europeo'. I progressi in questo campo verranno monitorati "in parallelo all'assistenza finanziaria", avverte l'Eurogruppo.



Il comunicato si conclude con un riferimento all'Fmi, di cui Madrid temeva l'ingerenza (ed era questa una delle maggiori motivazioni dell'esitazione del governo a chiedere gli aiuti): "Invitiamo l'Fmi - dicono i ministri dell'Eurozona - a sostenere l'attuazione e il monitoraggio dell'assistenza finanziaria con dei rapporti regolari". Nelle regole dell'Efsf per gli aiuti alla ricapitalizzazione il ruolo dell'Fmi è limitato alla valutazione dell'efficacia dei sistemi nazionali di vigilanza bancaria.

"Pieno sostegno" dell'Italia - Il presidente del consiglio italiano Mario Monti si è limitato a commentare con un freddo ma significativo "sostengo pienamente" la dichiarazione finale dell'Eurogruppo sulla crisi del sistema bancario spagnolo.

Visco: "Grande incertezza" - "L'outlook economico europeo e globale e le condizioni sui mercati finanziari sono scoraggianti". Lo ha detto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco nel corso del suo intervento al Consiglio per le relazioni Italia-Usa a Venezia.

"L'incertezza è grande. Con la crisi politica in Grecia - ha sottolineato Visco - le gravi difficoltà nel settore bancario spagnolo, le tensioni sono riemerse ampliando, ancora una volta, gli spreads sovrani. I segnali di rallentamento della crescita si sono intensificati anche fuori dall'Europa - ha avvertito Visco - sia nelle economie avanzate sia in quelle emergenti. Un nuovo rallentamento economico - ha concluso Visco - potrebbe creare nuovi rischi a sistemi finanziari già fragili e minacciare la sostenibilità dei debiti pubblici, in Europa e altrove".

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