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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

De Luca "si prende" la Sanità: la Camera dice sì ai governatori-commissari

Dibattito teso in commissione Bilancio: alla fine passa l'emendamento alla Manovra voluto dal governatore campano che riconsegna ai presidenti di Regione la possibilità di diventare commissari per la Sanità

ROMA - Un tira e molla lungo un'intera giornata. Alla fine l'ha sputata Vincenzo De Luca: dopo un dibattito tesissimo in commissione Bilancio alla Camera è passato l'emendamento alla Manovra voluto dal governatore della Campania che riattribuisce ai presidenti di Regione la possibilità di essere nominati dal Governo commissari per la Sanità

LA VOTAZIONE - Come detto, la discussione è durata per tutta la giornata di ieri: alla fine i voti favorevoli in commissione Bilancio sono stati 18. Dodici i contrari e un solo astenuto. Il tutto dopo la riformulazione dell'emendamento con la previsione di un tavolo tecnico per mettere sotto controllo l’operato dei governatori-commissari. A nulla sono servite le proteste delle opposizioni che avevano anche chiesto il voto nominale, che non c'è stato. 

IL TAVOLO TECNICO - Il relatore della cosiddetta "norma De Luca", il deputato del Partito Democratico Mauro Guerra, ha riformulato gli emendamenti Tartaglione (Pd) e Rabino (Ala), prevedendo che ci siano verifiche ogni 6 mesi da parte del tavolo di monitoraggio dei piani di rientro e del comitato Lea: così i presidenti di Regione hanno nuovamente la possibilità di ricoprire anche il ruolo di commissario straordinario alla Sanità cancellando una norma introdotta dalla legge di Stabilità per il 2015, che impediva ai presidenti di Regione di ricoprire il ruolo di commissario, affidandolo invece a tecnici con requisiti per specifici e un curriculum che chiarisse "qualificate e comprovate professionalità ed esperienza di gestione sanitaria".

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