rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

Decreto sicurezza, la Corte costituzionale boccia i super poteri ai Prefetti

La Consulta ha contestualmente bocciato i ricorsi delle Regioni ritenendo che le nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar siano state adottate nell'ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato

La Corte costituzionale chiamata a derimere le questioni pendenti sul primo decreto sicurezza ha ritenuto, in particolare, "che sia stata violata l'autonomia costituzionalmente garantita a comuni e province" accogliendo le censure sull'articolo 28 che prevede un potere sostitutivo del prefetto nell'attività di comuni e province.

decreto sicurezza articolo 28-2

La Consulta era stata chiamata a decidere in quanto le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Umbria avevano impugnato numerose disposizioni del Decreto sicurezza lamentando la violazione diretta o indiretta delle loro competenze. Oggi la Corte costituzionale ha giudicato inammissibili tali ricorsi.

Decreto sicurezza, inammissibili ricorsi Regioni

In attesa del deposito della sentenza, fa sapere l'Ufficio stampa, "la Corte ha ritenuto che le nuove regole su permessi di soggiorno, iscrizione all'anagrafe dei richiedenti asilo e Sprar sono state adottate nell'ambito delle competenze riservate in via esclusiva allo Stato in materia di asilo, immigrazione, condizione giuridica dello straniero e anagrafi (articolo 117, secondo comma, lettere a, b, i, della Costituzione), senza che vi sia stata incidenza diretta o indiretta sulle competenze regionali".

"Resta impregiudicata ogni valutazione sulla legittimità costituzionale dei contenuti delle norme impugnate", sottolinea la Corte.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Decreto sicurezza, la Corte costituzionale boccia i super poteri ai Prefetti

Today è in caricamento