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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Così il decreto sicurezza è diventato soprattutto un decreto immigrazione

Esulta Salvini, meno i Cinque Stelle. Con 336 voti favorevoli, 249 contrari, la Camera ha detto sì martedì sera alla fiducia posta dal governo sull'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge: cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari

Con 336 voti favorevoli, 249 contrari, la Camera ha detto sì martedì sera alla fiducia posta dal governo sull'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge Sicurezza e Immigrazione. Ora si passerà all'esame degli ordini del giorno, prima del voto finale sul provvedimento. "Lasciatemi esprimere una enorme soddisfazione", aveva commentato poco prima il ministro dell'Interno. Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera, mentre il voto era ancora in corso.

Il decreto sicurezza non ha avuto un iter parlamentare semplice, tutt'altro: si è trovato di fronte una strada in salita: tensioni all'interno del governo, fibrillazioni e malumori tra i 5 stelle destinati tuttavia ad infrangersi contro il muro innalzato da Matteo Salvini, che non ha concesso alcun passo indietro agli alleati.

Facce scure, bocche cucite, poca voglia di 'festeggiare' invece per i deputati 5 Stelle più critici nei confronti del decreto. Nonostante le perplessità sollevate sul provvedimento, l'ala 'critica' del M5S alla Camera alla fine ha accordato la fiducia al governo. Unica assente giustificata la deputata Sara Cunial, ma "per motivi di salute", viene spiegato dai vertici del gruppo parlamentare stellato. La delusione e il nervosismo restano tuttavia palpabili. 

Sondaggi, brusco stop per la Lega. E per il governo c'è un'altra cattiva notizia

"Non farmi dire parolacce...", taglia corto un esponente grillino, interpellato dall'Adnkronos in Transatlantico durante la chiama sul voto di fiducia all'esecutivo. La fiducia è sul progetto di governo, ma il decreto voluto da Matteo Salvini non piace: questo il mantra che rimbalza tra i 18 parlamentari che la settimana scorsa hanno espresso nero su bianco in una lettera il loro malumore nei confronti del dl.

Marco Minniti (Pd ed ex titolare del Viminale), attacca: "Sono molto preoccupato per quello che chiamo il 'decreto insicurezza', perché quando ci cancella la protezione umanitaria si sta dando un colpo mortale alle politiche di integrazione del nostro Paese. Secondo il candidato alla guida del Pd, il provvedimento crea "illegalità" e produce una "difficoltà estrema nelle politiche di integrazione". Critiche anche da Forza Italia e FdI, che votano contro la fiducia ma non escludono un voto favorevole sul via libera finale al provvedimento.

Che cosa prevede il decreto sicurezza

Quali sono le novità principali in arrivo? Eccole sintetizzate

Permessi di soggiorno

È cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari, il quale durava due anni e consentiva l'accesso al lavoro, al servizio sanitario nazionale, all'assistenza sociale e all'edilizia residenziale. Invece vengono introdotti alcuni permessi per "protezione speciale" (un anno), "per calamità naturale nel Paese di origine" (sei mesi), "per condizioni di salute gravi" (un anno), "per atti di particolare valore civile" e "per casi speciali" (vittime di violenza grave o sfruttamento lavorativo).

“A seguito dell’eliminazione della protezione umanitaria restano escluse tutte quelle ipotesi in cui, in caso di rimpatrio, il richiedente rischi trattamenti disumani e degradanti o semplicemente gli sia impedito l’esercizio delle libertà democratiche garantite dalla costituzione italiana e dei diritti garantiti a livello internazionale”, dicono dal Consiglio italiano per i rifugiati (Cir). “Un’eventuale assenza di tutela per questi casi comporterebbe ipotesi di incostituzionalità, nonché di violazione dei trattati internazionali”, sottolinea il Cir che ricorda: “Tra gli stati europei ventiquattro paesi su trentadue prevedono forme di protezione assimilabili alla nostra protezione umanitaria. Per quanto concerne i soli stati membri quelli che riconoscono una forma di protezione nazionale per motivi umanitari sono 20 su 28”.

Centri di permanenza e hotspot

Con il decreto sicurezza diventato legge la durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio viene allungata dagli attuali 90 a 180 giorni, periodo considerato necessario all'accertamento dell'identità e della nazionalità del migrante. Anche i richiedenti asilo potranno essere detenuti nei Cpr in attesa di essere identificati. La stretta è evidente.

L’articolo 3 del decreto prevede che i richiedenti asilo possano essere trattenuti per un periodo di al massimo trenta giorni nei cosiddetti hotspot e nelle strutture di prima accoglienza (Cas e Cara) per accertarne l’identità e la cittadinanza. Se nei trenta giorni l’identità non è accertata, anche i richiedenti asilo potranno essere trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) per 180 giorni. Quindi il richiedente asilo potrà essere trattenuto per 210 giorni (30 solo per l'identificazione) senza che abbia commesso alcun reato. “Queste misure si applicheranno anche ai minori che fanno parte di un nucleo familiare”,spiega il Consiglio italiano per i rifugiati.

Fondo rimpatri

Viene assegnata al Fondo rimpatri del Viminale la somma stanziata con la legge di bilancio per programmi di rimpatrio volontario assistito: 500 mila euro per il 2018, un milione e mezzo per il 2019, un milione e e mezzo per il 2020.

Protezione internazionale

Nessuna protezione internazionale scatta nel caso di condanna definitiva anche per i reati di violenza sessuale, spaccio di droga, rapina ed estorsione. Tra i reati di "particolare allarme sociale" sono inclusi la mutilazione dei genitali femminili, la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni personali gravi, le lesioni gravi a pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, il furto aggravato dal porto di armi o narcotici.

Lista Paesi 'sicuri'

Ci sarà una lista dei Paesi di origine considerati sicuri, allo scopo di accelerare la procedura di esame delle domande di protezione internazionale delle persone che provengono da uno di questi Paesi.

Revoca protezione

Viene disposta la revoca della protezione umanitaria ai profughi che rientrano senza "gravi e comprovati motivi" nel paese di origine, una volta presentata richiesta di asilo.

Esame domande più celeri

Per snellire le pratiche e accelerare l'esame delle domande di protezione internazionale, il questore dà comunicazione alla Commissione competente nel caso in cui il richiedente sia indagato o sia stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati riconosciuti di particolare gravità. L'eventuale ricorso non sospende l'efficacia del diniego.

Cambiano gli sprar

Cambia radicalmente lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (gestito con i Comuni): vi avranno accesso solo i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati. Inoltre per snellire le procedure di registrazione e gestione dei migranti, vengono istituite a partire dal primo gennaio 2019 dieci nuove Commissioni territoriali per l'esame delle domande.

Revoca cittadinanza italiana

Prevista la revoca della cittadinanza italiana anche per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo o eversione dell'ordinamento costituzionale. Tempi raddoppiati (4 anni) per la concessione della cittadinanza per matrimonio e per residenza.

Patrocinio gratuito

Viene meno (articolo 15) la possibilità del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso del migrante contro il diniego della protezione sia dichiarato improcedibile o inammissibile.

Allontanamento dalla casa familiare

L'articolo 16 allarga ai maltrattamenti in famiglia e agli atti persecutori (stalking) i reati per i quali può essere applicata la misura dell'allontanamento dalla casa familiare con controllo mediante il braccialetto elettronico.

Stretta antiterrorismo su noleggio veicoli

Per ridurre il rischio di attentati con veicoli lanciati sulla folla, i gestori delle attività di autonoleggio saranno tenuti a comunicare - alla stipula del contratto e comunque con "congruo anticipo" rispetto alla consegna - i dati identificativi dei clienti alle forze di polizia per i controlli incrociati nelle banche dati.

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Taser

L'arma ad impulsi elettrici sarà in dotazione alle Polizie locali di comuni con più di 100 mila abitanti, in via sperimentale. Inoltre vigili urbani impegnati in controlli stradali potranno anche accedere alle banche dati delle forze dell'ordine per verifiche dell'identità.

Sicurezza stadi, più costi per i club

Aumenta la contribuzione delle società di calcio per l'ordine pubblico durante le partite: soglia minima al 5% e al massimo al 10% dei ricavi della vendita dei biglietti

Daspo

Il cosiddetto "Daspo" (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive) viene esteso anche agli indiziati per reati di terrorismo, anche internazionale, e di altri reati contro lo Stato e l'ordine pubblico e sarà applicabile anche in aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli, oltre che negli ospedali e nei presidi sanitari.

Reato di blocco stradale

Reintrodotto il reato di blocco stradale (compresa anche l'ostruzione o l'ingombro dei binari), oggi sanzionato come illecito amministrativo, mentre "l'invasione di terreni o edifici" viene punita con la reclusione fino a 2 anni.

Beni sequestrati alla mafia

Aumentano (di 5 milioni di euro) le risorse per le Commissioni incaricate di gestire gli enti sciolti per mafia e viene rivista l'organizzazione dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che potrà avere fino a quattro sedi secondarie. Ok alla liberalizzazione per la vendita dei beni sequestrati ai mafiosi anche ai privati (con rigorosi controlli a garanzia che il bene non torni in mani sbagliate).

Aumenti ai vigili del fuoco

Viene fissato l'incremento (5,9 milioni per il 2019 e 5 milioni a decorrere dal 2020) degli stanziamenti per la retribuzione del personale volontario dei vigili del fuoco.

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