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Venerdì, 19 Aprile 2024
ECONOMIA / Siena

Scandalo 'derivati tossici': titolo Mps e Borsa a picco

Giuseppe Mussari, ex presidente del Monte Paschi Siena, si dimette dall'Abi. Fondazione e banca: "Pronti a rivalerci sulla precedente dirigenza"

Monte dei Paschi di Siena crolla e la Borsa va giù. Travolto dallo scandalo dei derivati, il titolo prima non riesce a fare prezzo poi crolla, registrando nel pomeriggio un pesante -7,93%. Di riflesso, Piazza Affari cede lo 0,7%.

Intanto spicca la dichiarazione della Fondazione Monte dei Paschi e della Banca Mps che si sono dette pronte ad una eventuale "azione di responsabilità" nei confronti della precedente dirigenza della Banca sullo scandalo dei "derivati tossici" che ha portato alle dimissioni di Giuseppe Mussari dalla presidenza dell'Abi e al crollo del titolo Mps in Borsa.

Da mesi sono in corso approfondimenti, compresa un'indagine interna avviata dall'attuale presidente Alessandro Profumo e dell'amministratore delegato Fabrizia viola. Da tale analisi interna è emersa la maxi-operazione sui derivati, di cui in precedenza la Fondazione Mps non era a conoscenza e che risale a quando la banca era guidata da Mussari, come presidente e da Antonio Vigni come direttore generale.

Video - Quando Mussari tuonava contro titoli tossici in bilanci banche

Mussari ha lasciato la presidenza dell'Abi dopo le polemiche sulla vicenda Mps, banca di cui è stato alla guida negli ultimi anni. "Ritengo - ha scritto in una lettera al vicepresidente vicario Camillo Venesio - di dover rassegnare, con effetto immediato e in maniera irrevocabile, le dimissioni da presidente dell'Abi". "Assumo questa decisione - ha aggiunto l'ex presidente di Mps - convinto di aver sempre operato nel rispetto del nostro ordinamento, ma nello stesso tempo deciso a non recare alcun nocumento, anche indiretto, all'associazione".

"In questi tre anni - ha sottolineato Mussari - ho cercato di servire l'associazione mettendo a disposizione tutte le energie fisiche e intellettuali di cui disponevo, usufruendo dell'insostituibile contributo della direzione e di tutti i dipendenti dell'associazione".

Determinante per procedere con un'azione di responsabilità, da quanto si apprende, restano gli sviluppi della attività giudiziaria, sia per l'operazione "Alexandria", che secondo quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano, comporterebbe un buco che potrebbe arrivare a 740 milioni di euro, sia per l'inchiesta in corso sull'acquisto di Antonveneta.

All'assemblea di Mps, venerdì mattina, sarà discussa una relazione di otto pagine sul titolo Alexandria, indirizzata al Cda, e firmata dall'ad Fabrizio Viola. Atteso un duro intervento del presidente della Fondazione, Gabriello Mancini.

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