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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Roma, Grillo detta la linea: "È il sistema che reagisce contro di noi, Raggi va avanti"

Dal palco di Nettuno Beppe Grillo prova a rimettere dritto il timone della nave Cinque Stelle, in piena tempesta dopo soli due mesi di guida al Campidoglio. Acclamato Di Battista, che "scalza" Di Maio

L'abbraccio da Beppe Grillo. I cori osannanti dalla piazza di Nettuno: "Dibba, Dibba". Telefonini alzati per filmare il suo intervento. Alessandro Di Battista chiude la sua campagna 'Costituzione coast to coast' per il no al referendum costituzionale con un tributo popolare che lo incorona (per una sera sola o no lo si vedrà in futuro) come un vero e proprio leader. Lui e non Di Maio che interviene, ma deve chiarire quanto sapesse dell'inchiesta che ha portato a iscrivere Paola Muraro, assessore all'ambiente del Campidoglio, nel registro degli indagati da parte della procura di Roma.

"UN ERRORE" - A Nettuno, dopo l'intervento di Grillo e del direttorio M5S - in primis Luigi Di Maio che ammette "di aver commesso un errore" e di aver "sottovalutato" il caso Muraro - "Dibba" tiene il suo, lunghissimo, intervento di chiusura in cui ripercorre il tour nelle varie regioni d'Italia e tocca i principali temi politici, a cominciare dal referendum costituzionale fino alla politica economica. Il caos a Roma? "Qualche errore lo facciamo anche noi" ma i media, secondo Di Battista tutti schierati con Renzi, si sono chiesti "quanta gente ha rovinato Renzi con il dl banche?". "Sapevamo sarebbe stato difficile ma andiamo avanti", conclude prima dell'assalto dei militanti.

LA LUNGA GIORNATA - Altro che passo indietro, ci vuole Beppe Grillo per provare a rimettere dritto il timone della nave M5s, in piena tempesta dopo soli due mesi di guida al Campidoglio. E' il leader del Movimento che arriva di persona a Nettuno a dare la linea, riunendo il direttorio al completo e telefonando a Virginia Raggi. La strategia comunicativa dettata è semplice, ricorda quelle delle tifoserie allo stadio quando la squadra del cuore è in difficoltà: basta risse in pubblico, Luigi Di Maio chieda rapidamente scusa per avere "sottovalutato" la vicenda delle indagini su Paola Muraro, per il resto si prenda tempo e si sposti l'attenzione sbeffeggiando la squadra avversaria, ovvero il Pd. Come allo stadio, appunto. La Raggi viene tenuta lontana, rimane a Roma, ma nella telefonata con Grillo riesce a ottenere, per ora, la difesa della Muraro fino a prova contraria. In cambio, però, accetta di intervenire su Marra che "verrà ricollocato", come scrive prima il blog di Grillo e poi la stessa sindaca.

VIDEO DI RAGGI - Dopo telefonate e colloqui, la prima a farsi sentire è proprio la Raggi, che pubblica un video: "Sono qui oggi per fare chiarezza su quello che è stato definito il caso Muraro. Voglio raccontarvi con semplicità cosa è accaduto o, meglio, cosa sta accadendo. Sappiamo che in procura c'è un fascicolo che riguarda l'assessore all'Ambiente Paola Muraro. Noi ad oggi però non abbiamo avuto modo di leggere le carte. Non sappiamo nulla. Se dovessero emergere delle responsabilità, lo diciamo chiaramente: non faremo sconti a nessuno. Tuttavia, lo dico chiaro, saranno i pm a decidere se vi è o meno un ipotesi di reato. Non saranno certo i partiti, nè tanto meno i giornali. Nel frattempo, l'assessore Muraro continuerà a lavorare per pulire questa città. E si metta fine alle polemiche". Tutta qui la versione di Virginia sulla vicenda, "aspettiamo le carte". Poi, appunto, l'attacco agli altri: "Non è passato giorno senza che ci sia un attacco, un`accusa. Sappiamo bene che questo nostro modo di lavorare può dare fastidio a qualcuno o può far paura. Ma non ci fermeranno, noi dobbiamo fare l'interesse dei romani".

"E' IL SISTEMA CHE REAGISCE" - E' esattamente lo stesso copione recitato da Grillo qualche ora dopo a Nettuno, ovviamente con l'abilità da mattatore del palco che lo contraddistingue: "E' bellissimo, è il sistema che reagisce compatto contro di noi. La Raggi in due mesi ha riscoperto 90 milioni, e chi ha perso quei soldi ora fa due conti...". Neanche una parola sulla Muraro, solo lo sberleffo al "sistema" che reagisce al governo M5s. Certo, ammette, "qualche cazzatina la facciamo anche noi". Grillo invita i suoi a resistere alle tentazioni: "Dovete avere il coraggio di dire di no". Ma poi, ecumenicamente, promuove tutto il direttorio, nonostante le liti delle ultime ore. Un modo per ricordare a tutti che serve unità e che nessuno può permettersi di fare la primadonna: "Questi ragazzi fantastici, il famoso direttorio, voglio ringraziarli. Voglio ringraziare quelli che sono stati vicini alla Raggi".

DI MAIO E DI BATTISTA - E del resto i "fantastici ragazzi" Grillo li ha voluti tutti sul palco, non solo Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ma l'intero direttorio: ci sono Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia. A Di Maio è toccato il compito di fare mea culpa: "Devo delle spiegazioni al popolo M5s. L'ex ad di Ama ha fatto 14 denunce contro il nostro assessore all'ambiente. Uno del Pd denuncia, l'assessore risulta indagato perché è iscritto al registro degli indagati. Ho commesso un errore ho sottovalutato perché pensavo che quell'iscrizione venisse dalle denunce Pd... Per questo non l'ho detto a Roberto, ad Alessandro, a Carla... Ho sottovalutato e sono qui a guardarvi negli occhi e a dirvelo". Poi, anche lui, torna ad attaccare il Pd, i giornali che non si sa "dove erano quando c'era mafia capitale" e via dicendo.

PAX IMPOSTA - Per ora questa è la pax imposta da Grillo. Il leader prova a ripartire da qui. "Virginia Raggi continuerà il suo lavoro a Roma e M5s "vigilerà". Ha assicurato il leader: "Virginia Raggi sta reggendo benissimo in questa situazione impossibile. Andrà avanti, noi vigileremo che il programma del Movimento sarà espresso".

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