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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica

Di Maio chiude ogni discorso col centrodestra, Martina apre: prove di dialogo Pd-M5s

Il segretario reggente dei dem chiede e ottiene dal candidato premier 5 Stelle di interrompere ogni tentativo di accordo con la Lega. Di Maio: "Se fallisce col Pd per noi si torna al voto". E intanto i renziani si mobilitano contro l'accordo

Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, quasi a sorpresa sembra questa l'intesa in grado di poter dare un Governo all'Italia, a quasi due mesi dalle elezioni politiche. Forse sì, forse no. L'esploratore Fico ha incontrato prima Martina, per poi riferire a Di Maio l'esito della chiacchierata con il segretario reggente del Pd. Il leader dei pentastellati ha chiuso definitivamente la porta al centrodestra in conferenza stampa: "L'ipotesi di formare un governo insieme al centrodestra è ormai tramontata. Qualsiasi discorso con la Lega si chiude qui".

La chiusura definitiva ad un accordo con Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, lascia come unica chance quella di un'intesa (beninteso, tutta ancora da costruire) tra 5 stelle e Pd. Un'ipotesi sempre più calda, soprattutto dopo l'apertura di Martina, gradita anche da Di Maio, che in caso di mancate nozze con i dem vede una sola soluzione: "Se dovesse fallire anche questa trattativa dovremo tornare al voto".

"Voglio dire anche qui che qualsiasi contratto con altre forze politiche per la formazione di un governo dovrà essere ratificata dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau". 

"Abbiamo apprezzato le frasi di Martina - ha aggiunto Di Maio - sono parole che vanno nella direzione di una apertura. Noi ci siamo sui temi, per firmare un contratto di governo per il cambiamento di questo paese, senza rinunciare ai nostri valori e alle nostre battaglie, dal reddito di cittadinanza alla lotta alla corruzione".  Il candidato premier M5s ha ribadito il fatto che il suo partito dovrà far parte del governo: "Abbiamo 338 parlamentari, non possiamo essere all'opposizione".

Martina apre

Era stato lo stesso Maurizio Martina, dopo colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico, ad aprire ad un'intesa M5s-Pd, ma soltanto ad una condizione, la chiusura totale con il centrodestra: " Abbiamo detto al presidente Fico che dopo 50 giorni di questa situazione che abbiamo tutti osservato e vissuto ovvero l’impossibilità e incapacità di arrivare a una proposta di governo praticabile dal lato delle forze che hanno prevalso il 4 marzo noi siamo ovviamente disponibili a valutare il fatto nuovo se verrà confermato quanto pronunciato da M5s poche ore fa, ovvero l’impossibilità di un accordo fra M5s, Lega e centrodestra”. 

Salvini amareggiato

Il leader della Lega, Matteo Salvini, non ha preso bene la chiusura del Movimento 5 Stelle, adesso più vicino al Pd: "Amoreggiare con Renzi e col Pd, pur di  andare al potere, mi sembra irrispettoso nei confronti degli italiani e dei propri elettori". "Se vuole smettere di polemizzare - continua Salvini rivolgendosi a Di Maio - e aiutarmi a ricostruire questo Paese io, come leader del centrodestra, sono pronto".

"Di Maio mi accusa di essere 'irrilevante'? Forse voleva dire 'coerente' e leale, visto che lavoro da 40 giorni per formare un governo fedele al voto degli italiani".

Berlusconi attacca

"Cercherò di dire a tutti: smettiamola di guardarci di sbieco l'uno con l'altro. E' successo che per arrivare alla composizione di un governo qualcuno ha detto 'io con questi 4 milioni e mezzo di italiani che hanno votato Fi non voglio nemmeno sedermi a un tavolo... Credo che queste cose in un Paese democratico non debbano proprio esistere. Ci deve essere il rispetto di tutti verso tutti". E' il commento di Silvio Berlusconi, oggi a Pordenone, prima tappa del tour elettorale in vista delle regionali in Friuli Venezia Giulia.

L'ira dei renziani

La riunione al Nazareno della delegazione Pd è stata contraddistinta da momenti di tensione prima dell'incontro tra Fico e Martina. La dialettica si sarebbe articolata tra la posizione più 'dialogante' del reggente Maurizio Martina e quella più intransigente, in particolare, di Matteo Orfini e Andrea Marcucci.

Per Martina la chiusura del 'forno' con la Lega poteva essere la pre-condizione per aprire un dialogo. Troppo poco per il fronte renziano. "Serve un riconoscimento del lavoro del governo Renzi". Di qui, il punto di compromesso: la richiesta di partire dal programma dei 100 punti del Pd.

Orfini contrario

 "Mi arrivano in queste ore molti messaggi di nostri elettori che chiedono chiarimenti sull'incontro con Fico. Oggi abbiamo semplicemente detto che una eventuale apertura a un governo politico col M5s dovrà essere discussa in Direzione. Perché noi siamo un partito e le decisioni le prendiamo negli organismi e nonsulla base di una telefonata del Casaleggio di turno". Lo scrive su Facebook Matteo Orfini. "Quindi convocherò la direzione il prima possibile. Di Maio in questo momento ci sta chiedendo pubblicamente di fare un accordo sulla base di un confronto programmatico -prosegue il presidente del Pd-. Per  chiarezza, sulla proposta di un accordo per un governo politico Pd-M5s la mia personale posizione resta la stessa di sempre: sono contrario".

Su Twitter spopolano gli hashtag #senzadime e #Renzitorna

Nel giorno dell'incontro con Roberto Fico per un tentativo Pd-M5S sul governo, su twitter torna l'hastag #senzadime. Da Anna Ascani a Michele Anzaldi e Ivan Scalfarotto, i parlamentari vicini a Matteo Renzi stanno rilanciando l'hastag per dire che con i 5 Stelle un accordo è impensabile. Ma c'è anche un altro hastag che sta crescendo sui social: #Renzitorna.

Scrive Alisa: "#renzitorna torna Renzi,fermali, noi il Pd così non lo riconosciamo tanto meno sentiamo di appartenergli. Mai con i 5? MAI!".Ed ancora Isabella: "#RenziTorna a difendere il mio voto. Chi vi ha votato non merita di essere svenduto al #M5S #senzadime". E c'è anche un account dal nickname #renziani che invita a rilanciare #Renzitorna per scalare la classifica dei trend su twitter.

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