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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

L'equilibrismo di Di Maio (e del M5s) sulla Libia e sulle tensioni tra Usa e Iran

Il M5s rimarca un generico "no alla guerra", il capo della Farnesina evita di schierarsi

"No alla guerra". Con un post su facebook il M5s interveniene sui temi che stanno monopolizzando l'attenzione dei media internazionali: le tensioni tra Usa e Iran e il caos in Libia.

Il Movimento non sembra avere una strategia precisa da perseguire, ma è animato da una certezza. "La guerra e la violenza non sono soluzioni - si legge nel post - e non possono essere mai considerate tali. Negli ultimi giorni le vicende che riguardano l’Iran e la Libia ci riportano a ricordi di un passato di guerra, un passato non lontano, che ci parla di distruzione, di morti, di paura. E che rinnova una paura che nessuno di noi vorrebbe vivere".

"I nostri Padri costituenti - scrivono ancora i 5 Stelle - ce lo hanno ricordato nelle parole dell’articolo 11 della nostra Carta Costituzionale: 'L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali'".

E sul caso Usa-Iran questa mattina è intervenuto con un post su facebook anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Pur condannando l’attacco da parte di Teheran ("un atto grave"), il capo della Farnesina ha evitato di prendere le parti dell'una o dell'altra fazione invitando "entrambe le parti alla moderazione e alla responsabilità". "La regione vive una instabilità da decenni - ha spiegato Di Maio -, una nuova guerra spingerà la proliferazione di cellule terroristiche e di nuovi flussi migratori. Non è più accettabile tutto questo". 

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