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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Italia

Di Maio sotto tiro, costretto al passo indietro: nel M5s c'è aria di scissione

Il capo politico del Movimento 5 stelle annuncia una ri-organizzazione del movimento: "Cento persone che gestiranno il Movimento sul territorio". Ma si temono contestazioni plateali alla kermesse "Italia 5 stelle" che si terrà a Napoli nel fine settimana

"È inutile nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi." È lapidaria l’ex ministro della Salute e parlamentare del M5S Giulia Grillo che ai microfoni di Sky Tg24 elenca i punti di un vero e proprio atto di accusa contro il capo politico del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio

"Abbiamo perso molti voti e alcune elezioni regionali. Una serie di passaggi delicati sono andati piuttosto male e con una gestione abbastanza verticistica, se non totalmente. Adesso è importante dire quale sarà il futuro del Movimento."

"Ritengo che questo sia il momento storico in cui il Movimento deve capire cosa deve fare da grande con una fase di maturazione importante. Tutti noi riteniamo fondamentale ristabilire un maggior principio di trasversalità, che nel tempo è diventato sempre più verticistico partendo da un Movimento che era totalmente diverso".

Grillo punta il dito contro Di Maio accusando l'ex vicepremier e attuale ministro degli esteri di non averla appoggiata. "Ho visto tutta una serie di cose che non andavano e che ho fatto presente a chi di dovere. Purtroppo la cosa che più mi ha dato fastidio è che non sono stata totalmente ascoltata da chi pensavo dovesse raccogliere le osservazioni di chi è da dieci anni nel Movimento, di chi è stato capogruppo e capolista, non ero certamente l’ultima arrivata. Per me è stato un anno molto difficile. Politicamente non mi sono sentita veramente appoggiata dal mio capo politico, mentre quello che diciamo è il mio capo spirituale Beppe Grillo mi è sempre stato vicino".

In un botta e risposta a distanza il neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Radio Anch’io, spiega di non temere scissioni osservando che "è normale ci siano discussioni anche accese. A Napoli lancerò nuova organizzazione del movimento, passiamo dal solo capo politico a cento persone che gestiranno il Movimento sul territorio".

Se il capogruppo vicario del MoVimento 5 Stelle a Montecitorio Francesco Silvestri spegne le polemiche sugli assenti al voto sul taglio dei parlamentari (le assenze di Sebastiano Cubeddu e Stefania Mammì, erano motivate perché impossibilitati a partecipare per motivi di salute e per maternità), non si spegna il frastuono della grancassa dei ribelli. 

Appena due settimane fa a Firenze portavoce e attivisti provenienti da svariate regioni si sono riuniti per formulare una nuova Carta di Firenze, da sottoporre poi all'approvazione dei vertici del Movimento. "Ci serve altro tempo", aveva commentato all'Adnkronos Davide Barillari, consigliere regionale del Lazio, alla guida dell'ala del dissenso al termine del lavoro del "Gruppo Carta di Firenze 2019"

Una cartina tornasole sarà la kermesse "Italia 5 stelle" che si terrà a Napoli nel fine settimana: mancherà Di Battista (ufficialmente per motivi familiari) ma argomenti di discussione saranno la rabbia di chi è stato tagliato fuori dal Governo, l’irritazione verso scelte non condivise come l’alleanza con il Pd in Umbria e l’insofferenza nei confronti di un Movimento poco orizzontale e sempre più verticistico.

Il timore è quello di contestazioni plateali, mentre una "fronda" di eletti avrebbe rifiutato di versare i 1.500 euro richiesti per la kermesse.  

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