"Di Maio premier, alla Lega i ministeri più importanti": l'ipotesi si fa strada
Solo un'ipotesi, per ora. Una prospettiva concreta, secondo alcuni osservatori. I contatti tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono costanti e ci sarebbe sul piatto anche una sorta di offerta del leader del M5s: "Io premier, a voi i ministeri importanti". Ma non mancano gli ostacoli
Un'ipotesi, per ora. Una prospettiva concreta, secondo alcuni osservatori. I contatti tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono costanti e ci sarebbe sul piatto anche una sorta di offerta del leader del M5s: "Io premier, a voi i ministeri importanti".
Le ipotesi
Su un punto il Movimento 5 stelle non intende cedere: a Palazzo Chigi ci andrà Luigi Di Maio, e solo in tal caso l'accordo potrebbe prevedere che i Ministeri più "ambiti" (Interno, Economia e Sviluppo economico) vadano alla Lega Nord. Un vero e proprio contratto sul programma di governo: la Presidenza del Consiglio al partito di maggioranza relativa, al partner di governo più importante i ministeri più pesanti.
Matteo Salvini è disponibile a trattare, Salvini, ha già spiegato che "Palazzo Chigi o morte" non è un’alternativa che gli interessi, e ha anche aperto al reddito di cittadinanza.
Gli ostacoli
Restano però alcuni ostacoli, che potrebbero essere insormontabili: come scrive ItaliaOggi, il leader del M5s non vuole saperne di Berlusconi, e non prevede ministeri per Forza Italia. Con l’intento forse di spaccare il centrodestra e "far calare le pretese di Salvini, che con il suo 17% e spiccioli non potrebbe avere lo stesso peso politico che vanterebbe con l’intera coalizione berlusconiana a sostegno".
La speranza del M5s è che Forza Italia si rassegni a stare all'opposizione: così Salvini ne uscirebbe indebolito, non sarebbe più il leader della coalizione di centrodestra, ma solo del suo partito.
Ipotesi "terza figura"
C'è anche chi ritiene che quella del segretario della Lega sia tutta pretattica. Secondo la Stampa ad alcuni parlamentari Salvini lo ha detto chiaramente: "Il governo non sarà guidato né da me né da Di Maio. Fidatevi, finirà così". Una terza figura quindi, in grado di tenere insieme i due partiti.
Non resta che attendere: dopo Pasqua inizia la tornata delle consultazioni al Quirinale, ma saranno giorni di trattative serrate.