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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Italia

Di Maio rompe il silenzio e "chiede" la svolta politica al Movimento

Dopo il crollo in Abruzzo il capo politico del M5s si schiera per la prima volta contro il dogma Casaleggio e apre alle alleanze con le liste civiche. "Dove non siamo pronti meglio non presentarci"

Luigi di Maio parla dopo la sconfitta elettorale alle elezioni regionali in Abruzzo. Sono passate oltre sessanta ore dalla chiusura delle urne e dalla diffusione dei risultati, sessanta ore in cui il capo politico del Movimento 5 stelle si è trincerato in silenzio. Sessanta ore in cui il vicepremier non ha presenziato ai vertici a palazzo Chigi, sessanta ore in cui al ministero del lavoro (che presiede) e a ministero dello sviluppo economico (che presiede) si sono interrogati su dove fosse finito il ministro.

Luigi di Maio stava semplicemente provando a riscrivere i dogmi del movimento fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo in quella che è la prima e vera impronta politica del 33enne di Avellino.

"In questi due giorni dopo le elezioni però ho riflettuto. Mi sono chiesto se fosse il caso di dire una verità che tutti nel MoVimento conosciamo, ma nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire".

Scrive così in un lungo commento alle elezioni regionali pubblicato sul blog del Movimento 5 stelle in cui enuncia per la prima volta l'apertura del Movimento 5 stelle ad alleanze elettorali. 

"Nelle prossime settimane presenterò agli iscritti del MoVimento delle proposte da sottoporre a consultazioni online" scrive di Maio che continua:

"Dobbiamo affrontare il tema dell’organizzazione nazionale e locale, dobbiamo aprire ai mondi con cui sui territori non abbiamo mai parlato a partire dalle imprese, dobbiamo decidere se guardare alle liste civiche radicate sul territorio. Questo processo non si concluderà dall’oggi al domani. Richiederà mesi e richiederà impegno da parte di tutto il MoVimento per poi arrivare alla formulazione di proposte da votare su Rousseau. Abbiamo anche da migliorare la presenza del Governo e dei parlamentari sul territorio, di questo parleremo alla prossima assemblea dei parlamentari che si terrà lunedì sera."

Apertura al nuovo ma anche chiusura alle corse in avanti: per Di Maio infatti è necessario che il Movimento 5 stelle smetta di presentarsi alle elezioni "dove non siamo pronti".

"Mi ha colpito il fatto che in alcune regioni in questi anni siamo rimasti nella nostra zona di comfort, evitando di incontrare categorie importanti come ad esempio quelle dell’imprenditoria e del volontariato. È ora di farlo".

Un pensiero al governo che Di Maio ribadisce: "Durerà 5 anni"

"C’è poi chi pensa che per vincere in Abruzzo dovevamo far cadere il Governo. Questo finché ci sarò io non avverrà. I nostri iscritti hanno votato il contratto di Governo e io ho dato la mia parola agli italiani che si va fino in fondo".

L'ultimo attacco è per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che aveva attaccato il capo politico del MoVimento 5 Stelle in tv ospite di  Barbara d'Urso:

"Oggi il Movimento 5 stelle è l’unico argine a Berlusconi Ministro della giustizia o dell’economia"

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