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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Grillo fa fuori l'Italia dei Valori dal Parlamento

In due, Donadi e Formisano, lasciano il partito e virano verso il Pd. Tutta colpa della "deriva a 5 Stelle" dell'ex pm. Ora Di Pietro non ha più i numeri per essere gruppo autonomo.

E' ormai ufficiale la spaccatura all'interno dell'Idv. Da una parte la linea di Antonio Di Pietro sempre più vicina al Movimento 5 Stelle.

Dall'altra quella dell'ormai ex capogruppo alla Camera Massimo Donadi che chiede invece un riavvicinamento al Pd.

"Voterò e darò indicazione alla persone che lavoreranno con me al nuovo soggetto di votare per Pierluigi Bersani alle primarie del centrosinistra: ha il profilo giusto per il centrosinistra di oggi, un profilo federatore e riunificatore".

Lo ha spiegato Donadi in una conferenza stampa alla Camera durante la quale ha annunciato insieme ad Aniello Formisano di lasciare l'Idv. "E' evidente - ha aggiunto - che il giorno dopo apriremo il confronto con il vincitore delle primarie".

A questo punto Antonio Di Pietro, uscito 'vincitore' dall'assemblea dei parlamentari di ieri, ha di fatto perso il gruppo autonomo anche a Montecitorio.

Senza Donadi e Formisano i deputati Idv scendono a 18, due in meno della soglia minima rischiesta dal Regolamento. Dovrà quindi essere richiesta la deroga all'Ufficio di presidenza.

"La nostra sensazione è che non resteremo in due". Così Aniello Formisano ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se altri del gruppo Idv siano disposti a emulare la decisione sua e di Donadi di lasciare il partito e iscriversi al gruppo Misto.

Donadi ha spiegato che ieri durante la riunione con Antonio Di Pietro "non siamo stati i soli a criticarlo ma oggi qui siamo solo noi due. Ogni decisione è personale". Quindi ha aggiunto che nel corso di quella riunione "non c'è stata alcuna votazione".

ADDIO GRUPPO. La decisione di lasciare l'Idv da parte di Donadi e Formisano, come detto, rende di fatto l'Idv un 'ex' gruppo Parlamentare. Il regolamento, infatti, vuole che per essere gruppo autonomo una forza politica deve poter contare su almeno 20 parlamentari. Ma ora l'Idv è fermo a 18. Il che significa la necessità di chiedere alla presidenza della Camera una deroga.

Deroga che, però, è molto difficile da ottenere. E il precedente è tutt'altro che incoraggiante per Di Pietro. Nel caso della nascita del gruppo dei 'Responsabili' di Coesione Nazionale che salvarono il Governo Berlusconi quando Fini e il Pdl ruppero, ad esempio, non fu consentita alcuna deroga che invece sarebbe loro servita per fare gruppo autonomo, disponendo di meno di 20 deputati.

Motivo per cui allora si ricorse allo stratagemma di far dimettere alcuni parlamentari Pdl dal proprio gruppo nonostante la loro fedeltà a Cavaliere e partito, ottenendone invece l'iscrizione insieme a Scilipoti e ai finiani tornati all'ultimo momento con Berlusconi, con il risultato di far superare ai Responsabili la fatidica 'soglia 20' e dare vita al nuovo gruppo parlamentare di centrodestra.

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