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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Catania

Diciotti, ultimatum all'Europa: oggi è il giorno decisivo, Di Maio si allinea a Salvini

Si resta "in attesa di segnali concreti da parte degli altri paesi europei". Di Maio dice che il governo ''è compatto'' nella posizione presa. A bordo della nave della guardia costiera ormeggiata a Catania ci sono ancora 150 migranti

Oggi è il giorno decisivo. Sul caso della nave Diciotti il M5S si allinea alla Lega, attraverso le parole del vicepremier Luigi Di Maio, che rompe il silenzio. A bordo della nave della guardia costiera ormeggiata a Catania ci sono ancora 150 migranti. ''Se l'Ue si ostina con questo atteggiamento, se dalla riunione della Commissione (in programma oggi, ndr) non decidono nulla sulla redistribuzione dei migranti, allora io e tutto il Movimento 5 stelle non saremo disposti più a dare 20 miliardi all'Unione europea ogni anno'' ha spiegato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico in un messaggio postato su Facebook. ''Se non ci aiutano - ha avvertito Di Maio - ce ne prendiamo una parte''. ''L'Ue deve battere un colpo''.

M5S e Lega, sui migranti stessa posizione

Di Maio ha assicurato che il governo ''è compatto'' nella posizione presa. L'Italia, inoltre, sta rispettando tutte le regole: ''Siamo attentissimi alle condizioni di salute e di rispetto dei diritti umanitari a bordo della Diciotti'' ha scandito. I minori ''sono stati fatti sbarcare''. Parole che, da quanto si apprende da fonti del Viminale, sono state apprezzate dal ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha sottolineato: "Non ci sono tensioni nel governo". Sulla Diciotti la posizione del Viminale "non cambia". Si resta, cioè, "in attesa di segnali concreti da parte degli altri paesi europei".

Migranti, dal primo gennaio 20mila sbarchi ma l'obiettivo di Salvini è il 'No way' 

 "Io non mollo, non mi dimetto e non retrocedo di un millimetro" ha detto invece il ministro dell'Interno al Tg5. "Non sbarca più nessuno in Italia a meno che l'Europa non si svegli, faccia la sua parte e cominci ad accogliere come abbiamo fatto noi in questi anni" ha spiegato. "Io voglio rispettare quello che ho promesso agli italiani e combatterò fino all'ultimo per mantenere questi impegni, mi piacerebbe che gli alleati facessero lo stesso, che ognuno si occupasse del suo lavoro e non ci fossero interferenze interne o internazionali per rallentare il lavoro di un governo che finalmente rappresenta il cambiamento".

Tensione al porto di Catania

Al porto di Catania si sono registrati momenti di forte tensione. Un folto gruppo di manifestanti si è gettato per terra impedendo a un furgone della polizia di accedere alla zona di sicurezza. I manifestanti hanno scandito slogan pro migranti e contro i rappresentanti del mondo politico. "Siamo tutti clandestini - hanno urlato - siamo tutti clandestini. Freedom, libertà. Siamo tutti antifascisti". L'area del Molo è presidiata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa. Poco distante, a rendere la situazione ulteriormente calda, il presidio di Forza Nuova. La polizia tiene a debita distanza i diversi gruppi di manifestanti per evitare eventuali tafferugli.

I migranti bloccati sulla Diciotti mentre Salvini litiga con Saviano sui social 

Nel pomeriggio, una delegazione della Rete antirazzista ha compiuto un'azione dimostrativa a bordo di un gommone che ha tentato di avvicinarsi alla Diciotti. La piccola imbarcazione è stata tenuta a distanza dall'unità navale della Guardia costiera da motovedette delle forze dell'ordine. Ma ciò non ha fermato gli aderenti del gruppo, che hanno manifestato al porto di Catania, gridando slogan: "Minniti, Di Maio, Salvini, siete solo assassini", per poi formare un presidio davanti ai poliziotti in tenuta antisommossa.

Le indagini

Sono tre le Procure che indagano, quella di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi, la Dda di Palermo con un’indagine che ipotizza il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini e i pm agrigentini. Anche nelle ultime ore si susseguono gli appelli e le prese di posizione da parte di associazioni umanitarie e religiose, che chiedono lo sbarco immediato di tutti i profughi dalla Diciotti.

"Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa... occhio!". E' l'avvertimento postato su Fb da Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega in Abruzzo e deputato del Carroccio, il quale prende le difese del ministro dell'Interno Matteo Salvini  sul caso Diciotti, in merito a un possibile intervento della magistratura.

"Governo imbarazzante": Guardia costiera contro Salvini, sui migranti è polemica

"Un fatto senza precedenti" per l'Associazione Nazionale Magistrati, che in una nota definisce le parole di Bellachioma "di una gravità inaudita". "La stampa riporta la notizia di un post pubblicato su Facebook da un parlamentare della Lega nel quale vengono pronunciate chiare parole intimidatorie nei confronti dei magistrati in relazione ai fatti della nave Diciotti - si legge nella nota -. Si tratta di un'azione di una inaudita gravità che rappresenta un inaccettabile tentativo di interferire nella attività dei magistrati impegnati nella delicata vicenda".

Anm: "Fatto senza precedenti"

"È un fatto senza precedenti - sottolinea l'Anm -, tenuto conto della provenienza da un parlamentare, da chi dovrebbe rispettare l'attività che svolgono tutte le istituzioni, tra esse la magistratura. L'Anm respinge ogni tentativo di interferenza e di intimidazione, assicurando che tutti i magistrati svolgono e continueranno a svolgere i propri compiti rispondendo esclusivamente alla legge, per cui ogni tentativo di condizionamento sarà vano".

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