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Martedì, 23 Aprile 2024
Il caso

Addio Marino: il sindaco di Roma presenta le dimissioni

Una lunghissima giornata in Campidoglio. Vicensindaco e due assessori lasciano il loro incarico prima di Marino: "Non ci sono più le condizioni per andare avanti". E dopo il pressing del suo partito, alla fine anche lui ha fatto un passo indietro. Il Pd aveva già pronta la sfiducia

ROMA - "Non ci sono più le condizioni per andare avanti". Con queste motivazioni il vicesindaco Marco Causi e gli assessori Stefano Esposito e Luigina Di Liegro hanno annunciato il ritiro della loro disponibilità a continuare a ricoprire il loro ruolo nella giunta Marino dopo l'ultimo scandalo delle spese a carico del Comune che ha investito in questi giorni il primo cittadino di Roma.

Il sindaco, come racconta RomaToday, alla fine ha lasciato. Dopo le sfibranti polemiche delle ultime settimane, culminate con la bufera scatenata dopo la pubblicazione delle sue spese di rappresentanza, anche il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, garante del primo cittadino con Renzi, aveva mollato il chirurgo di Genova. Così, alle dodici è stata convocata una riunione straordinaria di Giunta.

CHI HA LASCIATO - Durante la riunione, allargata a consiglieri Pd e presidenti di Municipio, il sindaco Ignazio Marino ha chiesto ai propri assessori chi se la sentisse di continuare con lui. Come risultato il vicesindaco Marco Causi, l'assessore ai Trasporti, Stefano Esposito e quello al Turismo Luigina Di Liegro, gli hanno comunicato le proprie dimissioni.

L'ATTESA - Il Pd aspettava quelle dimissioni, anche perché, se non fossero arrivate, i vertici del partito avevano già in mente una mozione di sfiducia in Campidoglio. Al termine di un incontro con Orfini, il vicesindaco Marco Causi insieme ad Alfonso Sabella hanno deciso di andare in Campidoglio per comunicare a Ignazio Marino la richiesta di dimissioni da primo cittadino di Roma. Anche se Marco Causi parlando con i giornalisti ha preferito non sbilanciarsi: "Siamo stati incaricati di portare al sindaco le valutazioni politiche svolte durante questa riunione. Per correttezza e per rispetto verso Marino non le anticiperò".

Piazza divisa in Campidoglio: manifestazioni pro e contro il sindaco Marino @ INFOPHOTO

"IL CONDANNATO A MORTE SCELGA" - Ad usare parole franche, alle dodici, era stato Stefano Esposito (poi dimissionario) che, come riporta AskaNews, conversando a Palazzo Madama ha spiegato: "E' probabile che l'avventura di Marino alla guida del Comune di Roma stia per finire, ma le modalità le deciderà lui perché a un condannato a morte si concede la scelta". "E' probabile, per quanto riguarda la modalità vedremo, è lui che decide, è lui il sindaco". La prospettiva, adesso, spiega Esposito è quella "di un commissario con voto a maggio".

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