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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Matteo Renzi si è dimesso, da Mattarella sfilano i partiti per un nuovo governo

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rimesso il proprio mandato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è riservato di decidere. Al Quirinale iniziano le consultazioni: la delegazione del Pd sarà l'ultima a salire al Colle sabato alle 17

ROMA -  Matteo Renzi si è dimesso. Si è concluso dopo 40 minuti l'incontro al Quirinale fra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Matteo Renzi per le preannunciate dimissioni del premier. "Vado a dimettermi, da stasera sarò in carica per l'ordinaria amministrazione" aveva detto poco prima di recarsi al Colle, durante la direzione del Pd.

Le consultazioni sulla crisi di governo inizieranno domani alle 18. Dopo aver ricevuto il presidente del Consiglio che ha rimesso il proprio mandato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto la crisi di governo riservandosi di decidere ed invitando Matteo Renzi a restare in carica con il governo per l'ordinaria amministrazione degli affari correnti.  

I PARTITI AL COLLE: IL CALENDARIO 

I presidenti di Senato e Camera, gli onorevoli Pietro Grasso e Laura Boldrini saranno i primi ad essere ricevuti dal Presidente della Repubblica giovedì 8 dicembre alle 18 e alle 18.30 Poi sarà la volta del Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano che incontrerà il suo successore alle 19. Dopodichè i rappresentati di tutti i gruppi parlamentari saranno ricevuti dal Capo dello Stato secondo il peso in Parlamento seguendo il seguente calendario diffuso dal Quirinale.

Venerdì 9 dicembre 2016 saranno i gruppi parlamentari Misti di Senato e Camera ad aprire il giro di consultazioni, poi alle 10.45 la rappresentanza parlamentare della Sudtiroler Volkspartei; alle 11,05 la rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d'Aosta; alle 11,25 l' esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P); alle 11,45 l'esponente della componente UDC; alle 12,05 l'esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani: alle 12,25 l'esponente della componente FARE!-PRI; alle 12,45 l'esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) e alle 13,05 l'esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI). 

A seguire dalle 16.00 la rappresentanza del Gruppo parlamentare Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale (FDI); alle 16,30 la Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale - Centro Democratico (DeS-CD); alle 17 la Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas); alle 17.30 la rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti.

La giornata cruciale sarà pero Sabato 10 dicembre quando alle 10 saranno i rappresentati del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie a salire al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato. Alle 10.30 sarà poi la volta del Gruppo parlamentare Sinistra Italiana - Sinistra Ecologia Libertà seguita dalla rappresentanza del Gruppo parlamentare ALA - Scelta Civica: alle 11,30 la rappresentanza del Gruppo parlamentare Area Popolare (NCD-UDC); alle 12,00 la rappresentanza del Gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Libertà; alle 16 sarà la volta dei rappresentanti del Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle ed infine alle 17 la rappresentanza del Gruppo parlamentare del Partito Democratico.

LA CRISI DI GOVERNO. Ma la giornata più lunga nei palazzi della politica era cominciata con la richiesta del governo di votare la fiducia in Senato sulla manovra 2017: a palazzo Madama il governo ha ottenuto 173 sì che hanno reso il Bilancio legge.

Renzi incassa l'ultima fiducia sulla Manovra 2017: cosa cambia per tasse e pensioni

"Noi - ha spiegato Renzi durante l'ultima direzione del Pd - non abbiamo paura di niente e di nessuno. Se le altre forze politiche vogliono andare a votare, subito dopo la sentenza della Corte costituzionale, lo dicano chiaramente: qui si tratta di assumerci tutti la responsabilità. Il Pd non ha paura della democrazia e dei voti". Al tempo stesso, "se invece vogliono un nuovo governo che affronti la legge elettorale, ma anche gli appuntamenti internazionali rilevanti, il Pd è consapevole della propria responsabilità. Non può essere il solo, perché abbiamo già pagato il prezzo in un tempo non troppo lontano della solitudine e della responsabilità. Anche gli altri partiti devono caricarsi il peso".

La proposta di Renzi: "Nuovo governo con tutti i partiti"

Immediata la replica di Salvini. "Renzi vuole un governo con tutti dentro? Mai, la Lega non accetterà mai. Vogliono perdere altro tempo con la scusa della legge elettorale? Siamo pronti a raccogliere 1 milione di firme in tutte le piazze italiane! Niente scherzi: voto subito".

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