rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
VERSO LE ELEZIONI

Monti si dimette, "ma non è colpa dei Maya"

In attesa del discorso di domenica nella conferenza stampa di fine anno (il Prof sarà di nuovo in campo?), Mario Monti scherza sulla fine del governo tecnico. E sale al Colle per rassegnare le dimissioni formali.

ROMA - Dopo il sì del Parlamento sulla legge di stabilità e la riunione del Consiglio dei ministri, Mario Monti è salito al Quirinale e ha rassegnato le dimissioni al capo dello Stato. E' l'atto formale con cui si chiude l'esperienza del governo tecnico. "Grazie di avermi permesso di concludere qui questi difficili, ma affascinanti 13 mesi", aveva detto poco prima durante la conferenza con gli ambasciatori alla Farnesina. 

In attesa del discorso alla conferenza stampa di fine anno (domenica 23 alle ore 11), Monti ha voluto congedare il suo esecutivo con una battuta: "Un anno fa questo governo era al varo, oggi invece, non per colpa della profezia Maya, dovremo terminare il ruolo", ha affermato al termine della messa di Natale, celebrata per i dipendenti nella Sala Verde di Palazzo Chigi.

L'IRRITAZIONE DEL PD E L'ATTACCO DI BERLUSCONI - L'ironia sulle ultime ore del governo dovrebbe servire a smorzare i toni, ma con le grandi manovre verso il voto è difficile mantenere i nervi saldi. E così, dopo l'irritazione del Pd e della Cgil in seguito alla visita del premier alla Fiat di Melfi in compagnia dell'ad Sergio Marchionne, è arrivato il nuovo attacco di Silvio Berlusconi, che ha parlato di una "legislatura sprecata". "Alla riunione del Ppe ho detto che ero a disposizione per farmi da parte, proponendo Monti - ha aggiunto il Cavaliere parlando a Gr Parlamento - Aspettiamo una risposta ufficiale di Monti, che non ha ritenuto nemmeno di fare una telefonata. Vedremo che dirà, ma mi vedo costretto a essere ancora io a essere il federatore dei moderati". 

LISTA MONTI AL 15,4% - E nella settimana in cui sembra risalire la fiducia degli italiani nel premier (dal 33% al 38%), l'Istituto Swg ha testato, in esclusiva per la trasmissione di RaiTre "Agorà", la forza elettorale di Mario Monti. Secondo un sondaggio sulle intenzioni di voto, una lista unica di centro - che comprenderebbe Casini, Fini Montezemolo - guidata da Monti raggiungerebbe il 15,4 percento. Senza il Professore, invece, le liste di centro avrebbero 6 punti percentuali in meno, attestandosi al 9,4 percento. Quanto alla fiducia in Monti oggi al 38%, Swg ricorda che nel novembre 2011 era al 71%, nell'aprile 2012 al 47%, lo scorso ottobre al 37%, in novembre al 36%, a inizio dicembre al 33%.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Monti si dimette, "ma non è colpa dei Maya"

Today è in caricamento