Draghi parla alla Sapienza, gli studenti contestano: cariche
Tensione a Roma in occasione dell'incontro organizzato dall'ateneo in ricordo di Federico Caffè al quale ha partecipato il direttore della Bce. I ragazzi denunciano: "Facoltà militarizzata. Inaccettabile".
Il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, è intervenuto all'università La Sapienza di Roma nel corso di una lezione per ricordare l'economista Federico Caffè. E mentre parlava di "debolezza degli ammortizzatori sociali", di "sotto utilizzo dei giovani, spreco che non possiamo permetterci", fuori dalla facoltà di Economia decine di studenti dei collettivi hanno dato vita a una dura contestazione.
"Stamattina ad Economia non si era liberi di entrare" raccontano gli studenti che denunciano come "un luogo pubblico come l'università si è trasformato in un fortino a difesa del politico o del banchiere di turno". Centinaia gli agenti posti a presidio dell'ingresso della facoltà.
Fin dalle 13 la tensione era palpabile. "La facoltà era già militarizzata" raccontano gli studenti di Atenei in rivolta "e solo chi aveva il tesserino in tasca è riuscito a entrare. Volevamo manifestare il nostro dissenso nei confronti delle politiche di austerity dettate dalla Bce, contro il pagamento di un debito odioso e illegittimo".
Intorno alle 15 l'arrivo di Draghi, "scortato da numerose auto blu". Gli studenti, dopo un fitto lancio di uova verso l'auto del direttore della Bce, provano ad entrare in facoltà ma vengono bloccati.
"Troviamo un varco nella mensa universitaria. Alcuni di noi riescono ad entrare, altri subiscono le cariche della polizia. In tutto sei di noi sono stati feriti". A quel punto la polizia blocca ogni accesso e la via antistante la facoltà. Dopo diversi momenti di tensione, i cordoni delle forze dell'ordine si aprono e gli studenti in corteo si dirigono verso la città universitaria per dar vita ad un'assemblea pubblica "contro il governo delle banche, contro la militarizzazione dei luoghi di cultura".
