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Venerdì, 19 Aprile 2024
PRESIDENZIALI USA

Da Monti a Bersani fino al Papa: tutti pazzi per Obama

La sinistra italiana esulta per la vittoria di Obama, ma la destra si dice pronta a raccogliere le indicazioni che emergono dal voto Usa. Napolitano: "Ammirazione per il senso di reponsabilità". Il premier: "Continua cooperazione".

Il primo a prendere parola sulla rielezione di Barack Obama alla guida degli Stati Uniti è stato Mario Monti. Il premier, in una lunga lettera - scritta a mano e in inglese - ha portato al 'nuovo' presidente un messaggio chiaro: "L'Italia sa di poter contare su un'America amica e forte". Così come personalmente "guardo con piacere alla continuazione della cooperazione tra noi, fondata sulla particolare sintonia che si è venuta creando a livello personale così come tra i nostri due Governi".

MONTI. "Caro Barack - si legge nel messaggio scritto di proprio pugno da Monti - desidero formulare le più affettuose congratulazioni per la Sua autorevole conferma alla Casa Bianca alla guida del popolo americano. Ne soono particolarmente lieto. Non solo per il profondo legame di amicizia di cui Lei mi onora ma anche per il ruolo saggio e prezioso che Lei ha svolto e svolge nell'ambito della comunità internazionale in tempi difficili dio congiuntura politica, economica e finanziaria".

"La fiducia che il popolo americano ha voluto saggiamente rinovarLe consentirà alla comunità internazionale, all'Europa, all'Italia - ha coluto sottolineare Monti- di beneficiare senza soluzione di continuità della Sua leadership e di quel Suo straordinario buon senso che hon potuto apprezzare sin dal primo incontro alla Casa Bianca nel febbraio scorso che Lei sa diffondere con rara efficacia nei fora internazionali".

NAPOLITANO. Le elezioni americane hanno mostrato ancora una volta "il senso dell'interesse generale" tipico degli Stati Uniti, i due rivali si sono subito assicurati reciprocamente collaborazione dopo i risultati e l'Italia dovrebbe imparare. Lo ha detto al Tg1 il capo dello Stato Giorgio Napolitano: "Sono cose che in Italia non ci suonano troppo familiari: non è solo questione di 'fair play', di correttezza del gioco politico... La verità è che negli Stati Uniti è fortissimo il senso dell'identità e dell'orgoglio nazionale e l'interesse generale del paese veramente prevale su posizioni particolari anche gravemente divergenti". Insomma, "prima lo avremo (questo fair play, ndr) meglio sarà per il paese".

PRODI. Con la rielezione di Barack Obama ci sarà "più dialogo" nella politica internazionale della Casa Bianca. È quanto sostiene Romano Prodi, a margine del World Business Forum. "Ci sarà più dialogo - ha spiegato l'ex premier - perchè nel secondo mandato il presidente si muove meglio. Più dialogo nel Mediterraneo e spero anche in un intervento in Medio Oriente più forte e condiviso con l'Europa".

Secondo l'ex premier, è ormai chiaro "il passaggio da un'America monopolare, come pensava Romney di ritornare ai vecchi tempi di comando assoluto degli Usa, a un'America più dialogante come quella di Obama, e questo è un fatto positivo".

Inoltre, con la vittoria di Obama, "in Europa avremo una politica più industriale, più intervento anche dal rifinanziamento delle banche, questo è il primo messaggio".

TERZI. La rielezione di Barack Obama alla Casa Bianca ha "un significato straordinario, storico": lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ospite di Agorà. "L'America è più forte e rappresenta un'ulteriore grande opportunità per l'Europa e l'Italia", ha aggiunto il titolare della Farnesina.

LA POLITICA. Il presidente della Camera Gianfranco Fini esprime "soddisfazione" ed evidenzia come la posizione di Romney "poteva far correre il rischio di una politica isolazionista che sarebbe stata un un grosso problema anche per noi europei". Il centrosinistra plaude alla vittoria di Obama. Per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani "questo risultato favorisce il rapporto tra Usa ed Europa, in particolare sulla necessità di rilanciare lo sviluppo". Il sindaco di Firenze Matteo Renzi ritiene che "il discorso di Obama abbia regalato speranza, emozione e coraggio come a Boston nel 2004 o nella campagna per le primarie del 2008", mentre il leader di Sel Nichi Vendola apre il suo profilo su Facebook con la foto dell'abbraccio tra Obama e Michelle dopo la rielezione.

Il presidente dell'IdV Antonio Di Pietro si complimenta "per la lezione di democrazia"ed auspica che la "sua vittoria sia un esempio per l'Italia", mentre il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini spiega il suo tifo per Obama perchè "non si può non coniugare il rigore con la difesa dei cittadini più deboli". "Aiuti l'Europa a uscire dalla crisi e sostenga sempre Israele e la causa della pace", scrive invece su Facebook il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni. Per il segretario del Pdl Angelino Alfano gli Stati Uniti si sono rivelati "ancora un volta capaci di una straordinaria prova di partecipazione democratica" e aggiunge "abbiamo un obiettivo da coltivare insieme e cioè ricominciare a far crescere l'economia americana ed europea".

IL PAPA. Attraverso la nunziatura apostolica a Washington, il Papa ha inviato un messaggio a Barack Obama, rieletto presidente degli Stati Uniti. Benedetto XVI fa i suoi auguri al presidente per il nuovo mandato, e "assicura le sue preghiere a Dio perché lo assista nelle sue altissime responsabilità di fronte al Paese e alla comunità internazionale e affinché gli ideali di libertà e giustizia che hanno guidato i fondatori degli Stati Uniti d’America continuino a risplendere nel cammino della nazione".
 

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