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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Crisi, l'allarme di Rete Imprese: "L'aumento dell'Iva a luglio ci ucciderà"

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, boccia le politiche di austerity e avverte: "Senza crescita difficile far quadrare i conti pubblici, con il solo rigore non si va avanti".

"Con il solo rigore al passo di carica non si va lontano e senza crescita è assai difficile far quadrare i conti pubblici". E' quanto ha affermato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nel suo intervento alla giornata di mobilitazione di Rete Imprese Italia, l'associazione che raccoglie Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti.

"E' ora di portare alla ribalta delle decisioni politiche proprio le ragioni della crescita e dell'equità - prosegue Sangalli - Tenendo insieme, in Europa ed in Italia, dinamicità dell'export e tonicità della domanda interna, politica industriale e politica per i servizi".

Al prossimo governo le imprese italiane, che si sono mobilitate, chiedono "interventi volti alla riduzione della pressione fiscale scongiurando, prima di tutto l'ulteriore innalzamento dell'aliquota Iva previsto a partire dal 1 luglio prossimo, prevedendo la destinazione del gettito derivante dal recupero delle risorse evase alla riduzione del carico fiscale". E' quanto si legge nell'agenda che Rete Imprese Italia ha presentato oggi alla politica.

Per tornare a crescere c'e' bisogno di ''una vera azione di 'spending rewiev' e la riduzione della pressione fiscale che scongiuri un ulteriore aumento dell'Iva. Ma anche dare nuovo credito alle imprese e proseguire nell'azione di  semplificazione normativa e di snellimento burocratico''. Sono questi alcuni dei punti dell'agenda di Rete Imprese Italia ha presentato agli schieramenti coinvolti nella campagna elettorale.

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