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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Durante le elezioni niente giornali: scioperano le edicole

Il 24, 25 e 26 febbraio edicole chiuse per richiamare l'attenzione sui problemi del settore. Confcommercio: "Nel 2012 sono fallite 5 edicole al giorno". Una protesta "per il diritto all'informazione"

Nei giorni del voto e in quello dei risultati niente quotidiani nelle edicole. La decisione di indire uno sciopero di tutta la categoria proprio nei giorni delle elezioni è stata presa dalle organizzazioni sindacali dei rivenditori di quotidiani e periodici.

Snag-Confcommercio, Sinagi aff. Slc-Cgil e Usiagi-Ugl hanno infatti condiviso la necessità di proclamare tre giorni di chiusura delle edicole per il 24, 25 e 26 febbraio. E' quanto si legge in una nota congiunta di Snag, Sinagi e Usiagi. La chiusura servirà per "richiamare l'attenzione sullo stato di profonda crisi in cui versa la categoria".

LA PROTESTA. Tra le cause della crisi in atto, prosegue la nota, ci sono "la prolungata assenza di regole certe richieste, con forza e ripetutamente dalle Organizzazioni Sindacali, al Governo e alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg); la mancata riforma dell'editoria, promessa dai diversi Governi, di cui molto si è discusso senza approdare a soluzioni concrete, e la mancata apertura del confronto per il rinnovo dell'Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e dei periodici.

Il silenzio del Governo e della Fieg, si evidenzia nella nota, "è divenuto intollerabile a fronte di 30mila posti di lavoro che rischiano di sparire nei prossimi mesi, aggiungendosi agli oltre 20mila posti di lavoro persi negli ultimi anni a seguito della chiusura di 10mila edicole". Si tratta, conclude la nota, di "dati allarmanti che mettono in risalto lo stato di assoluto pericolo in cui versa non solo la categoria degli edicolanti ma il diritto costituzionalmente garantito al pluralismo dell'informazione".

CONFCOMMERCIO. "Con questa agitazione vogliamo ricordare a tutti quanto le edicole siano importanti per garantire il diritto all'informazione sancito dalla nostra Costituzione". Lo afferma il presidente di Snag-Confcommercio, Armando Abbiati, che porta all'attenzione dell'opinione pubblica un dato spaventoso: "Nel solo 2012 hanno chiuso in media 5 edicole ogni giorno".

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