Elezioni in Abruzzo, i numeri della débâcle del M5s
Il Movimento perde 6 elettori su 10 rispetto alle politiche, ma il piatto piange anche prendendo in considerazione le regionali di 5 anni fa. Il Pd va male, ma qualche segnale incoraggiante arriva dal risultato della coalizione
In Abruzzo i 5 Stelle sono passati dagli oltre 300 mila voti raccolti alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, ai meno di 120 mila delle Regionali di ieri. Un calo impressionante: come fa notare YouTrend, il M5s perde più di 180mila votanti: sei elettori su dieci non hanno riconfermato la loro fiducia al Movimento.
Qui invece il confronto con le #Politiche2018: in #Abruzzo la Lega cresce di oltre 60 mila voti (nonostante la minore affluenza), PD e FI dimezzati. Rispetto a 11 mesi fa il M5S perde 2 elettori su 3.#Abruzzovota #MaratonaYouTrend pic.twitter.com/VP38aAAWaD
— YouTrend (@you_trend) 11 febbraio 2019
Le cose cambiano se prendiamo come riferimento le elezioni regionali del 2014, quando il M5s prese il 21,36% dei consensi. Un leggero calo c’è stato (141mila voti contro i 116 di oggi), ma la flessione (soprattutto in termine percentuali) è molto meno drammatica. Certo, storicamente il M5s ha sempre sofferto le elezioni locali, ma questo può spiegare fino a un certo punto il calo del Movimento. E difatti finora i big del partito non hanno ancora commentato i risultati: Di Maio e Di Battista, solitamente molto loquaci sui social, preferiscono tenere un profilo basso.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, non ha invece nascoto il suo rammarico per l'esito del voto. "Certamente c'è un po' di delusione perché se avessimo vinto avremmo dato una enorme mano a quella popolazione'', ha detto il ministro al suo arrivo alla stazione di Firenze, per presenziare all'inaugurazione della linea 2 della tramvia fiorentina. ''Daremo comunque una mano - ha aggiunto Toninelli - stando all'opposizione".
Voti assoluti in #Abruzzo, confronto con le #Regionali 2014. Crollano PD e Forza Italia, ma cala anche il Movimento 5 Stelle. La Lega che nel 2014 non si presentava, oggi è primo partito. Raddoppia FDI, partito del neo-presidente Marsilio.#Abruzzovota #MaratonaYouTrend pic.twitter.com/PWsaE4lD9G
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Elezioni Abruzzo, clima teso in casa M5s
Ma l’aria all’interno del M5s non è delle migliori, tanto che, stando a quanto apprende l'Adnkronos da fonti parlamentari, diversi eletti 5 Stelle si stanno coordinando in queste ore per chiedere che la sconfitta in Abruzzo venga affrontata in un'assemblea congiunta con il vicepremier nonché capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, ma anche con i ministri grillini del governogiallo verde. La convinzione che accomuna molti, infatti, è che alle urne il Movimento abbia pagato anche l'operato dell'esecutivo Conte.
Elezioni in Abruzzo, il Pd in calo: sconfitta o pareggio?
Diversa la situazione in casa Pd. Anche i dem, stando ai sondaggi, non se la passano affatto bene, ma dall’Abruzzo è arrivato anche qualche segnale in controtendenza rispetto al clima nazionale. E’ vero infatti che il partito incassato solo l’11% dei consensi, ma bisogna anche tenere conto dei voti (tanti) che sono finiti alle altre liste della coalizione.
Il candidato di centrosinistra Giovanni Legnini ha infatti ottenuto oltre il 30% dei voti. Cinque anni fa Luciano D’Alfonso venne eletto presidente con il 46% e oltre. Il calo è netto ed evidente. Ma va ricordato che Legnini si è presentato a queste elezioni quasi come outsider, terzo incomodo in una lotta a due tra centrodestra e 5 Stelle. Alla fine si è piazzato secondo, anche se il contributo del Pd è stato oggettivamente modesto. Insomma, al Largo del Nazareno non possono certo bere champagne, ma qualche segnale incoraggiante per la coalizione forse dall’Abruzzo è arrivato. A patto di saperlo cogliere.