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Venerdì, 29 Marzo 2024
Crisi economica / Francia

Ora Hollande può sfidare la Merkel sulla crescita

Il trionfo alle legislative consegna nelle mani del presidente francese il ruolo di "anti-austerità". E si preannuncia scontro con la Germania sul tema degli eurobond

La maggioranza assoluta del partito socialista alle legislative consegna a François Hollande lo scettro di "Anti-Merkel".

Le politiche dell'Eurozona ora hanno un' "antagonista dell'austerità". François Hollande e i socialisti francesi escono dalle urne come veri trionfatori e depositari di un mandato popolare: quello di una via d'uscita dalla crisi che non sia fatta di sola austerità bensì di crescita.

Ed è facile immaginare quale sarà, magari già dal summit di Los Cabos, il primo terreno di scontro tra il presidente francese e la cancalliera tedesca: quello degli eurobond.

Quindi la partita si sposterà sul fiscal compact e, ancor più in profondità, sul vincolo del pareggio di bilancio. Hollande crede infatti che in una politica di rilancio e di crescita la strada delle deroghe al pareggio di bilancio sia l'unica possibile per sconfiggere la recessione. La Merkel, forte del peso di Berlino sulle politiche dell'Eurozona, non ammette invece aggiramenti di quello che, per la Germania, è un vero e proprio "dogma".

Cosa sono gli eurobond - L'eurobond è, o meglio sarebbe, la creazione di obbligazioni del debito pubblico dei Paesi dell'Eurozona che verrebbero emessi da un'apposita agenzia creata dall'Ue. In pratica si garantirebbe così - mettendo a tutti gli effetti il debito dei singoli paesi sul mercato - la liquidità necessaria affinché i singoli stati possano ripartire, in tempo di crisi, non attraverso continui tagli bensì mediante investimenti.

Pro e contra - La prospettiva di creare degli eurobond ha da sempre suscitato una doppia posizione: un sì incontrastato contro un no 'senza se e senza ma'. I motivi del netto rifiuto soprattutto da parte della Germania sono molto chiari: i paesi "virtuosi", infatti, con gli eurobond dovrebbero accollarsi un onore aggiuntivo in quanto si tratterebbe di emettere una sorta di "debito congiunto" emesso da tutti i membri dell'attuale Eurozona. 

Ma ora, con un Hollande più forte che mai e una Francia che naviga in acque tutt'altro che buone sul fronte della crisi, ecco che l'ipotesi degli Eurobond potrebbe tornare in auge. E, vista la situazione, non è detto che Hollande si ritrovi con alleati fino a poco tempo fa inimmaginabili. 

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