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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Elezioni regionali, oggi si vota in Emilia Romagna e Calabria: i dati sull'affluenza alle 19

Occhi puntati sulla sfida tra il governatore uscente Bonaccini e la candidata di centrodestra Borgonzoni. In Calabria sono quattro i candidati che si contendono la carica di presidente. In Emilia Romagna l'affluenza sfiora il 60%

È il giorno della verità. Dopo una campagna elettorale lunga ed estenuante, i cittadini residenti in Emilia Romagna e Calabria sono chiamati a esprimere la propria preferenza per il rinnovo del consiglio regionale e per eleggere il nuovo presidente delle rispettive regioni.

Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23. Le operazioni di avranno scrutinio dei voti inizieranno dalle ore 23 di domenica 26 gennaio, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l’accertamento del numero dei votanti.

I dati sull'affluenza

Secondo i dati del Viminale, alle 12 l'affluenza in Emilia Romagna è stata pari al 23,44%, in deciso aumento rispetto a cinque anni. In Calabria l'affluenza si è invece fermata al 10,50%. 

Emilia Romagna, alle 19 affluenza sfiora il 60%

Alle 19 l'affluenza in Emilia Romagna si è attestata al 58,82%. Un dato in forte crescita rispetto al 30,89% registrato alle 19 alle precedenti consultazioni. In Calabria sono già andati a votare il 35,52% dei cittadini residenti. 

ultimi dati affluenza-2

Elezioni Emilia Romagna, perché il voto è anche un test nazionale

L'attenzione degli osservatori (e non solo) è concentrata soprattutto sull'Emilia Romagna: se il centrodestra dopo la vittoria alle elezioni in Umbria riuscisse nell'impresa di strappare l'Emilia Romagna all'amministrazione di centrosinistra, si profilerebbe un dato politico eclatante nella "caduta delle regioni rosse".

Test importante per la capacità di penetrazione della Lega, così come importante è stato il contributo delle "sardine" nella contro campagna elettorale impostata più "contro" il tandem Salvini-Borgonzoni che pro Bonaccini.

Elezioni Emilia Romagna, le liste

  • Per il centrosinistra è in corsa il governatore uscente Stefano Bonaccini.
  • Il centrodestra unito punta sulla senatrice Lucia Borgonzoni.
  • Il Movimento 5 stelle ha sottoposto la decisione ad una votazione su Rousseau: il consigliere comunale forlivese Simone Benini è stato il più votato dagli attivisti M5s. 
  • Potere al Popolo ha invece deciso di puntare sulla lavoratrice precaria Marta Collot.
  • Rifondazione Comunista dell'Emilia-Romagna candida il segretario regionale Stefano Lugli con la lista L'Altra Emilia-Romagna.
  • Partito Comunista candida Laura Bergamini.
  • Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità candida Domenico Battaglia.

Elezioni Emilia Romagna, i candidati

L’attuale governatore di centrosinistra Stefano Bonaccini correrà per cercare di ottenere un secondo mandato, sperando anche di strappare un accordo con il Movimento 5 Stelle. I pentastellati sono ancora incerti se presentarsi alle urne dopo il crollo dei consensi registrato negli ultimi mesi. Se le elezioni in Umbria hanno sentenziato il fallimento del patto civico con il Pd, per il Movimento 5 stelle si profila la possibilità di un patto di desistenza con gli alleati di governo.

Stefano Bonaccini, ANSA-2

7 domande ai 7 candidati per il governo dell'Emilia-Romagna | BolognaToday

Per il centrodestra correrà la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni. Come deciso durante il vertice di Arcore è stato Matteo Salvini ad avere la possibilità di candidare un esponente del Carroccio e la scelta è caduta sulla parlamentare verde che arrivo seconda nello scontro con Merola alle elezioni comunali di Bologna.

Lucia Borgonzoni ANSA-2

Il Movimento 5 stelle dopo la richiesta da parte degli attivisti di partecipare con un proprio candidato -bocciando la linea Di Maio - ha indetto una consultazione sulla piattaforma Rousseau: Simone Benini è stato il più votato con 335 voti su 6.015 preferenze. Sposato ed è padre di due figli, Benini è un piccolo imprenditore 49enne attivo nel campo It, esperto di energie rinnovabili e sostenibilità ambientale è un appassionato apicoltore. Dal 2014 è consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Forlì. "Saremo le sentinelle utili dei cittadini dell'Emilia-Romagna", ha commentato Benini sui Facebook.

Elezioni Emilia Romagna, come si vota

Si vota tracciando una x sulla casella del candidato governatore o sulla lista che lo appoggia.

Sarà possibile effettuare un voto disgiunto, per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate.

Prevista una soglia di sbarramento al 3% per le liste non coalizzate e del 5% per quelle invece coalizzate.

Elezioni Calabria: i candidati

Quattro i candidati che si contendono la carica di presidente della Regione Calabria:

Pippo Callipo, 73 anni, imprenditore e candidato del centrosinistra, sostenuto da quattro liste: Io resto in Calabria, 10 idee per la Calabria (Socialisti e Verdi), Pd e Democratici Progressisti;

Jole Santelli, 52 anni, deputata di Forza Italia, candidata del centrodestra, sostenuta da sei liste: Jole Santelli Presidente, Forza Italia, Udc, Casa delle Libertà, Fratelli d’Italia e Lega.;

Francesco Aiello, professore ordinario di politica economica dell'Unical, candidato del Movimento 5 Stelle sostenuto dalla lista Calabria Civica-Liberi di cambiare;

Carlo Tansi, 58 anni, docente universitario ed ex numero uno della Protezione civile regionale, sostenuto da tre liste civiche: Tesoro Calabria, Calabria Libera e Calabria Pulita.

Il focus sui quattro sfidanti

Pippo Callipo, nato a Pizzo Calabro è un imprenditore calabrese di successo, dal 1981 è alla guida della Callipo Group. Nel 2005 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.  Passione smisurata per lo sport, ha puntato tutto sulla squadra di pallavolo maschile di Vibo Valentia, la Volley Tonno Callipo Calabria che partendo dalla serie C2, è arrivata in A1.  Dall'azienda alla famiglia, dallo sport a Confindustria, dalla battaglia per la legalità all'impegno per il sociale, ha speso la sua vita alla Calabria. 

Jole Santelli, 52 anni, cosentina, dopo la laurea in Legge, ha iniziato la pratica legale presso gli studi legali Siniscalchi, Lagostena Bassi e Previti e in pochi anni ha avuto l’opportunità di fare un’esperienza fondamentale nell’Ufficio Legislativo del Senato. Alle elezioni del 2008 e del 2013 la riconferma alla Camera dei Deputati e, nei pochi mesi dell’esperienza del Governo, guidato da Enrico Letta, ha la delega di sottosegretario di Stato al ministero del lavoro e delle politiche sociali. A marzo del 2018 rieletta alla Camera nel proporzionale in Calabria e dal 2016, fino allo scorso dicembre, vicesindaco di Cosenza.

Francesco Aiello, è professore ordinario di politica economica presso l’Università della Calabria. La sua attività di ricerca è centrata sui temi dell’innovazione, dei divari di sviluppo in Italia e in Europa, sull’analisi dell’efficienza e della produttività e sulla valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche. E’ autore di numerosi saggi scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali. E' tra i co-fondatori di OpenCalabria.com che oggi ospita analisi, idee e proposte relative all’efficienza della pubblica amministraizione. Attualmente è componente del Comitato ministeriale di indirizzo per la Zes in Calabria, incarico che svolge a titolo gratuito.

Carlo Tansi, 58 anni, cosentino, ha ricoperto per 13 anni il ruolo di professore incaricato di geologia strutturale presso il dipartimento di scienze della terra dell’Università della Calabria. E' stato vicepresidente e consigliere dell’Ordine dei geologi della Calabria e responsabile scientifico di vari progetti di ricerca scientifici nazionali e internazionali. Nel triennio novembre 2015 – novembre 2018, dopo una selezione pubblica nazionale, ha diretto la Protezione civile della Calabria.

Elezioni Calabria: come si vota

Gli elettori potranno votare solo per un candidato alla carica di presidente tracciando un segno sul nome. In questo caso il nome si intende espresso anche a favore della lista, ovvero della coalizione di liste ad esso collegato.

Votare per un candidato alla carica di presidente e per una delle liste ad esso collegate, tracciando un segno anche sul simbiolo di una lista.

Votare solo per una lista, in questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente ad essa collegato. Non è ammesso il voto disgiunto.

L'elettore può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato a consigliere regionale, scrivendo il cognome, oppure il nome e il cognome in caso di omonimia.

Viene eletto il presidente della Regione chi ottiene il maggior numero dei voti.

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