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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni

Elezioni comunali 2016: dove, come e quando si vota

Domenica 5 giugno, dalle 7 alle 23, si vota al primo turno per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali. Occhi puntati su Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna

Domenica 5 giugno è il giorno delle elezioni comunali. Alle amministrative si voterà dalle 7 alle 23. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 19 giugno. 

I COMUNI AL VOTO - Tra le città che andranno al voto Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Cagliari e Trieste. I comuni ad andare al voto in tutta Italia sono 1.342. 

LE CITTA' PIU' IMPORTANTI AL VOTO: BOLOGNA | BOLZANO | CAGLIARI | LATINA | MILANO | NAPOLI | NOVARA | RAVENNA | RIMINI | ROMA | SALERNO | TORINO | TRIESTE

COME SI VOTA - E’ eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare per il ballottaggio tra i due candidati più votati. 

COMUNI CON MENO DI 5MILA ABITANTI - Ogni lista è collocata in un proprio riquadro nel quale è stampato il suo contrassegno e, a fianco, il nome e cognome del candidato sindaco con essa collegato. Sotto il simbolo della lista e il nome del candidato sindaco è tracciata una riga su cui l’elettore può esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati della lista scrivendone il cognome.

COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI - Sotto il simbolo della lista e il nome del candidato sindaco sono tracciate due righe per consentire all’elettore di esprimere uno o due voti di preferenza per candidati della lista scrivendone il cognome. Se esprime due preferenze, la seconda deve riguardare un candidato o una candidata di genere diverso da quello a favore del quale è stata data la prima preferenza.

COMUNI OLTRE I 15MILA ABITANTI - Nella parte interna sono stampati i nomi dei candidati sindaci, rispettando l’ordine del relativo sorteggio effettuato dalla commissione elettorale circondariale, sotto i quali vengono collocati i contrassegni delle liste collegate, in base al sorteggio di queste ultime, e disposti in righe orizzontali formate, al massimo, da due simboli ciascuna sino al completo posizionamento dei contrassegni di tutte le liste collegate con il candidato sindaco. Nel riquadro di ciascun simbolo e a destra del medesimo, sono tracciate due righe per consentire all’elettore di esprimere uno o due voti di preferenza per candidati della lista scrivendone il cognome. Se esprime due preferenze, la seconda deve riguardare un candidato o una candidata di genere diverso da quello a favore del quale è stata data la prima preferenza. La preferenza si esprime scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

IL VOTO DISGIUNTO - Nei comuni con più di 15mila abitanti si può tracciare un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco o tracciare un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri; esprimere il voto disgiunto, tracciando un segno sul candidato sindaco ed un altro segno su una lista non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

COSA SERVE PER VOTARE - Per votare è necessaria la tessera elettorale, che si può rinnovare presso gli uffici elettorali del comune di residenza (aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno delle elezioni, per tutta la durata delle operazioni di voto). Inoltre, bisogna presentare la carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione.

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