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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni Paesi Bassi

Elezioni Olanda, vincono gli "europeisti": il populismo non sfonda

Cocente delusione per il leader del partito antieuropeo Geert Wilders, che si ferma a 19 seggi e avverte: "Non vi siete liberati di me". Dietro la vittoria dei liberali di centrodestra avanza la sinistra 'verde'

OLANDA - Il partito di centrodestra del primo ministro Mark Rutte (Vvd, liberal democratico - foto sotto) ha vinto le elezioni politiche in Olanda. Il VVd ha conquistato 33 seggi, nove in meno rispetto alle elezioni del 2012, ma ben 13 in più del partito populista antieuropeo e xenofobo (Pvv) di Geert Wilders, che si è fermato a 20

rutte

BOOM DEI VERDI - Appena un seggio in meno - 19 - per i democristiani (Cda) e i liberali di sinistra (D66). Grande passo in avanti per i Verdi di sinistra (GroenLinks - foto sotto), che ottengono 14 seggi, più del triplo dell’ultima legislatura, sottolinea la Bbc. Entra in Parlamento per la prima volta anche il partito antirazzista di Denk, fondato da due cittadini turco-olandesi.  Il Partito laburista (PvdA), il partito minore della coalizione di governo, ha subito invece una sconfitta storica con solo nove seggi, 29 in meno rispetto alle ultime elezioni. In crescita l’affluenza, passata dall’81% all’82%. 

verdi

VITTORIA CONTRO IL POPULISMO - Mark Rutte ha salutato la vittoria del suo partito contro “uno sgradevole populismo” e, già nella notte, si è messo al lavoro per preparare i negoziati per la coalizione di governo. “Mark Rutte non si è ancora liberato di me”: questo è stato invece il primo commento, via Twitter, del leader del Parito per la Libertà olandese, Wilders, già dopo gli exit poll che davano i liberali in vantaggio.

COSA ACCADRA' - Il cuore della coalizione di governo sembra già chiaro, con Rutte che cercherà l'accordo con Cda e D66, arrivando così a quota 71 seggi, appena 5 sotto la maggioranza che saranno poi recuperati tra le altre forze.

L'UE FA FESTA - I risultati del voto olandese, che ha arginato la pressione populista di Geert Wilders, hanno suscitato un'ondata di sollievo in molte capitali europee. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha accolto "un voto per l'Europa, contro gli estremismi", mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel, tramite il suo portavoce si è detta lieta di "poter proseguire una buona collaborazione come amici, vicini, europei". Da Parigi, il presidente francese Francois Hollande ha salutato una "netta vittoria contro l'estremismo".

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