Francesca Pascale, messaggio a Marina Berlusconi: "Scendi in campo"

Partiamo con una precisazione doverosa: nessuna battuta e nessuna ironia sul fatto che Francesca - la "matrigna" - abbia venti anni di meno di Marina - la "figliastra". Casa Berlusconi è anche questo. Ma è quantomeno singolare immaginare un titolo, ovviamente forzato, come il seguente: la matrigna chiede alla figliastra di prendere il posto del padre.

Però, andando per "spot", il senso del messaggio inviato tramite Repubblica da Francesca Pascale a Marina Berlusconi è questo. Testuale: "Io spero, sommessamente, anche egoisticamente, che Marina Berlusconi pensi davvero a questa incredibile sfida: anche se, da donna, mi rendo conto di quale sacrificio possa rappresentare".

L'INTERVISTA - Partiamo dalla fine. Ma è lì che c'è la notizia. "Forza Italia senza di lui (Silvio, ndr) vacilla. Perciò io spero che ci sia sua figlia Marina a raccogliere questa sfida. Ma cosa significa, questo? Che finisce tutto? No! Intanto l'interdizione dura solo due anni, amen. Poi io spero, sommessamente, anche egoisticamente, che Marina Berlusconi pensi davvero a questa incredibile sfida: anche se, da donna, mi rendo conto di quale sacrificio possa rappresentare. In ogni caso, se non ci sarà la successione familiare io dico: ripartiamo da Berlusconi che è la nostra guida, dai coordinatori del partito, dai club Forza Silvio". Fino a qui la Francesca "first lady".

IL MATRIMONIO - Quindi una battuta anche sul presunto matrimonio. "A Napoli mi hanno regalato anche le scarpe da sposa, incredibile... Però: il matrimonio da sogno, vero, è in chiesa e io non posso più averlo. A questo punto, diciamo che se lui ci dovesse cascare per la terza volta, quel giorno mi farò trovare libera".

LARGHE INTESE - Quanto all'attuale esecutivo Pascale ha sottolineato che non le piacciono "le modalità con cui è nato. Questo governo si regge su due traditori. Uno è Renzi che assicurava di voler arrivare a Palazzo Chigi per la via maestra del voto. L'altro è Alfano: autentico voltagabbana. Ecco, se io avessi 'contato' nel partito, onestamente, Alfano non l'avrei candidato neanche. A me non ispirava fiducia, ma Berlusconi lo ha allevato come un figlio e ne ha subito il tradimento nel momento per lui più difficile".