"In Italia fate la fame, non venite": parola di immigrato "leghista"
Spot "rivoluzionario" della Lega che ha ingaggiato cinque extracomunitari regolari per scoraggiare l'immigrazione. Nel video: "L'Italia è il paese più povero in Europa, non venite"
ROMA - Lega Nord e immigrati. Un'accoppiata da scintille, un duetto da brivido. Almeno fino a pochi giorni fa. In vista delle elezioni europee il Carroccio, infatti, sembra avere cambiato strategia e sembra aver deciso di "collaborare" con gli gli extracomunitari. Una sorta di "se non puoi sconfiggerlo, fattelo amico".
Così, l'onorevole Angelo Ciocca, candidato della Lega per le elezioni del 25 maggio, ha coinvolto cinque immigrati regolari nel suo spot elettorale. Il fine del messaggio? Scoraggiare l'immigrazione irregolare, sperando che con la viva voce dei diretti interessati l'obiettivo possa essere centrato.
I cinque rivolgono un appello ai propri connazionali nei rispettivi paesi: India, Pakistan, Sri Lanka, Angola e paesi arabi. Due le versioni del "rivoluzionario" spot: il primo raccoglie le testimonianze in italiano degli extracomunitari sulla grave situazione economica e sulla totale assenza di un futuro per gli immigrati in Italia, l'altro è stato invece registrato nelle rispettive lingue e viene rivolto alle popolazioni dei paesi natii.
GUARDA LO SPOT DEGLI IMMIGRATI "LEGHISTI"
Dicono Mathew Marattukalam, Roshan Peiris, José Antonio Pereira, Ahmed Iftikhar e Niemel Kumaran: "Miei amici conterranei, ve lo dico col cuore. Non venite in Italia a fare la fame. Questo è un paese che sta attraversando una gravissima crisi economica, le cose vanno male da anni anche per noi immigrati. Arrivare da clandestini in Italia vuol dire andare incontro alla miseria e alla disperazione. L'Italia, insieme alla Spagna e alla Grecia è il paese più povero in Europa. Non venite più in Italia, non c'è lavoro né futuro. Non credete agli scafisti perché sono assassini, e non pagateli: vi prego."
Evidentemente soddisfatto, il consigliere regionale lombardo, Angelo Ciocca: "Un messaggio forte lanciato da immigrati regolare che conoscono la nostra realtà - ha commentato - Così sconfessiamo falsi sogni o illusorie promesse di una società occidentale ben diversa rispetto a quella immaginata nei paesi in via di sviluppo".
