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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni europee 2019

Di Maio: "Gli elettori ci hanno mandato un segnale. Subito flat tax e salario minimo"

Il capo politico del M5s commenta la debacle alle elezioni europee: nessuna marcia indietro, "c'è ancora tanto da fare, chi si è astenuto ci chiede di realizzare il contratto di governo"

"Io sono dell’idea che prima facciamo il tavolo flat tax-salario minimo, prima ci mettiamo al lavoro. Il ministro dell’economia ha detto che ci sono i soldi per fare la flat tax e allora facciamola, io ci sono". Così Luigi Di Maio, in conferenza stampa al Mise, dopo la debacle del M5s alle elezioni europee. 

"C'è ancora tanto da fare, per me adesso vanno mantenute le promesse contenute nel contratto di governo, ma anche quelle fatte in campagna elettorale sono da mantenere e realizzare" ha aggiunto il capo politico del M5S. "C'e' da fare il salario minimo orario, il provvedimento per le famiglie che fanno figli, c'è da portare avanti un abbassamento serio delle tasse", il voto "testimonia che e' una priorità per gli italiani".

Il risultato del voto mette in pericolo la tenuta del governo? "Da oggi per me non cambia niente. Ho trattato la Lega sempre alla pari quando abbiamo scritto i provvedimenti. E' sempre stato un rapporto alla pari. Anche per questo da oggi per me non cambia niente. Continuiamo a lavorare con lealtà agli obiettivi che sono nel contratto" ha chiosato Di Maio. Che poi ha aggiunto: "Ho sentito il presidente del consiglio, era molto tranquillo, noi abbiamo molte priorità da realizzare. Sia ben chiaro questo: noi pensiamo che si debba andare avanti per fare le cose, e farle in modo sempre più veloce. Poi se la Lega ha delle richieste da fare, io mi auguro che sia finita la stagione in cui ci diciamo le cose a mezzo stampa". 

"Gli elettori che si sono astenuti ci hanno mandato un segnale"

Sulla sconfitta elettorale il capo politico del M5s è abbastanza laconico: "Credo che in generale tante delle persone che si sono astenute aspettano delle risposte da tanti dossier, c’è ancora tanto da fare. Le persone che hanno votato alle elezioni politiche ci hanno votato per un programma che non è stato realizzato ancora tutto. Da questo punto di vista i cittadini che hanno deciso di astenersi ci hanno dato un segnale: lavorate il più possibile per realizzare quello che avete promesso". Il capo politico del M5s ha poi ringraziato i 4,5 milioni di elettori "che hanno votato il M5S" e "anche chi non ci ha votato perché dal loro comportamento noi impariamo e prendiamo una bella lezione. Faccio i complimenti alla Lega e al Pd e a tutti i partiti che hanno avuto un incremento".

Di Maio: "Il M5s non rinuncerà mai alla sua identità"

Il leader del Movimento ha però assicurato che "come M5S non rinunciamo alla nostra identità, non taceremo mai su quel che non ci trova d'accordo, arginando proposte che non sono nel contratto", tutelando quest'ultimo da proposte "che possono favorire l'illegalità: saremo sempre argine a quello che non ci va bene". Quel contratto di governo, ha detto, "lo porteremo avanti con lealtà" e resta "il nostro maggiore alleato al quale saremo fedeli".

Il futuro del Movimento secondo Di Maio

Quanto al futuro del Movimento "in questo momento c’è bisogno di umiltà (…) io devo ascoltare il Movimento 5 Stelle, il M5s ha bisogno della forza di tutti". "Stamattina ho sentito Grillo, Casaleggio, Fico, Di Battista. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni. Si vince insieme e si perde insieme. Nessuno ha fatto una questione di teste da saltare" ma di "un nuovo sprint da dare al Movimento". Ad ogni modo "tutti siamo d’accordo che il Movimento deve riorganizzarsi internamente". Di Maio ha rilanciato la sua idea di un Movimento più radicato nei territori, un'idea a cui "ora dobbiamo dare seguito". 

Sulla Tav Di Maio cita il contratto di governo

Sulla Torino Lione il vicepremier ha preferito svicolare: "La Tav è un dossier che è nella mani del presidente del consiglio dei ministri e che sta seguendo lui da qualche mese". Lei rimane No-Tav? "Il tema non è cercare lo scontro - ha detto Di Maio -, esistono degli obiettivi. Nel contratto di governo c'è scritto che l'obiettivo è la ridiscussione totale dell'opera, ed è quello che sta facendo il presidente del consiglio".

Infine il tema dell'autonomia, altra proposta di legge cara alla Lega: "Se si deve fare deve essere un’autonomia che non crea scuole di sere C e sanità di serie C in alcune regioni - ha spiegato Di Maio - Tra le promesse che ho fatto agli italiani c’è anche quella di rispettare la coesione nazionale, l’autonomia deve rispettare la coesione nazionale".

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