Grillo vieta il palco di Roma alla stampa italiana: "Antidemocratico"

La decisione dell'organizzazione dello Tsunami tour di vietare il retropalco alla stampa italiana, lasciando accedere solo quella straniera e SkyTg24, ha fatto infuriare la federazione della stampa.

Per Franco Siddi, segretario della Fnsi, questa è solo "l'ennesima intemerata di Grillo contro i giornalisti che meriterebbe di essere fatta cadere in silenzio. Ma di fronte alla nuova provocazione di un personaggio istrionico e da baraccone non possiamo non rilevare una linea antidemocratica e irresponsabile che non ci tapperà la bocca".

"Quando si nega ai giornalisti italiani e li insulta, accettando solo quelli stranieri, rivela solo i propri nervi scoperti".

Grillo "è l'unico personaggio che si propone leader nell'irresponsabilità più totale, non essendo candidato alle elezioni né essendo titolato a ricevere incarichi pubblici" aggiunge Siddi.

"Non vuole giornalisti italiani perchè potrebbero fargli domande scomode. Questo va ricordato sempre, anche quando raccoglie grandi folle come risulta naturale per chi è un artista istrionico e, quindi, sempre più da baraccone".

E per difendersi dai giornalisti, gli attivisti romani hanno chiesto addirittura l'intervento delle forze dell'ordine.

IACOPINO (ODG). "La selezione della 'razza'. Ora la fa Grillo: al palco a San Giovanni potranno accedere solo i giornalisti stranieri e quelli di Sky. Una vergogna". Lo afferma Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti. "I giornalisti - prosegue - non hanno diritti speciali, ma doveri da onorare. Il primo, in quel contesto, è raccontare ai cittadini la piazza di San Giovanni e quel che vien detto. La selezione degli amici o presunti tali è un rito deteriore di quella politica che Grillo depreca a parole, ma pratica con le sue scelte".