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Giovedì, 18 Aprile 2024
ELEZIONI / Italia

Elezioni politiche 2013: le reazioni dei politici

In tarda serata il centro sinistra è avanti alla Camera ma al Senato non c’è maggioranza. Un unico vincitore, Beppe Grillo: "Abbiamo fatto le prove generali, sono finiti"

“L’onesta andrà di moda”. E’ stato questo il primo commento di Beppe Grillo appena usciti i dati dei primi istant poll. Cinque parole lasciate alla storia, sicuramente ai posteri, direttamente su Twitter. Un minuto dopo gli ha fatto eco Davide Barillari, candidato alla presidenza della Regione Lazio per il Movimento 5 Stelle, dal quartier generale di Roma: “Aspettiamo i dati definitivi, è una emozione incredibile. Ci aspettiamo un boom”.

PD – Pochi istanti dopo ed arriva anche il primo commento alle cifre da Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Partito Democratico: “Pur con tutte le cautele possibili, le prime indicazioni ci dicono che abbiamo ottenuto il maggior numero di voti. Se fosse confermato, c’è una chiara indicazione sul governo del Paese. Aspettiamo con fiducia i risultati definitivi e delle regioni al Senato. Fin d’ora confermiamo che, qualunque sarà il risultato, il Pd manterrà la promessa di chiudere definitivamente la stagione della destra”.

I RISULTATI IN TEMPO REALE

GLI EXIT POLL IN TEMPO REALE

TREMONTI – E ad urne chiuse si fa sentire sempre via Twitter il grido di gioia dell’ex ministro dell’economia, Giulio Tremonti: “Altro che maledizione! Ci avete regalato un sogno: Monti sotto il 10%! Grazie a tutti!”.

GRILLO AL SEGGIO: "INDECISO SE VOTARE CASINI"

BORSA – Escono i primi dati, verdissimi e da prendere con le molle, e la Borsa di Milano vola. L’indice Ftse Mib sale del 3,3%, l'Ftse All share del 3,2% con l’Europa che ha seguito il trend: Francoforte e Madrid crescono di oltre due punti percentuali, Parigi dell'1,8% mentre resta più cauta Londra (+0,5%). In Piazza Affari volano le banche: Unicredit, Bpm, Mediobanca e Ubi sono in aumento del 6%, Intesa del 5% mentre Mediaset e Generali sono state sospese al rialzo.

CAPEZZONE: "IL GIAGUARO CORRE BENISSIMO"

ENRICO LETTA (Pd) – “Aspettiamo i dati definitivi ma per adesso ci sono tutte le condizioni per essere molto contenti. Finisce la seconda Repubblica, da domani il Parlamento sarà molto più articolato. Io credo che senza campi contrapposti, non più l’uno contro l’altro, si potrà aprire la stagione delle riforme. L’impressione è che questo risultato carichi il centro sinistra di responsabilità molto importanti”.

IL GRILLINO BARILLARI: "GRANDE SUCCESSO"

SCELA CIVICA –Per adesso potrebbe trattarsi del vero tonfo delle tornata elettorale. Le proporzioni della sconfitta si misureranno nei numeri, o meglio, nei seggi assegnati al Senato. Mario Monti, il premier uscente, per adesso non parla. Le prime parole che arrivano dal quartier generale del movimento guidato dal Professore sono affidate a Lelio Alfonso, il portavoce di Scelta Civica: “Aspetterei a fare commenti, almeno i dati delle proiezioni perché questi sono prematuri e tutti da valutare. E’ già successo in passato che quei dati si sono rivelati poco affidabili. Per Alfonso comunque Scelta Civica rimane “al centro della partita e attendiamo di capire quanto lo sia”. Alla domanda se Monti sia preoccupato o deluso, Alfonso ha risposto: “Non credo ci sia delusione”. 

COLPO DI SCENA - Arrivano i primi exit poll e la geografia della vittoria, della governabilità, e dei commenti cambia radicalmente. Avanti al Senato ci sarebbe il Pdl, con il Movimento 5 Stelle primo partito d’Italia. Enrico Letta che, fino a 5 minuti prima al Tg3, sentiva il Pd investito della responsabilità di governo, si chiude a riccio e cambia il tono delle proprie parole: “Se le cose stanno così, il prossimo parlamento sarà ingovernabile. Si farà subito una nuova legge elettorale e si torna a votare”.

L’ascesa dei grillini era data per certa, meno un boom di tale proporzioni. Marta Grande, candidata alla Camera per il Movimento 5 Stelle, non si scompone e dal quartier generale del M5S attende risultati più certi. Ma intanto sottolinea: “Noi seguiremo tutte le proposte di legge in accordo con il nostro programma e con i nostri ideali. Ci appetiamo che le forze politiche appoggino le nostre proposte perché premiate dagli italiani. La collaborazione può essere incentrata solo mettendo al centro il benessere dei nostri concittadini”.

MORETTI (Pd) – Proiezioni che arrivano come un fulmine a ciel sereno, esponenti Pd a bocca aperta. E non manca chi, come Alessandra Moretti , membro della Direzionale nazionale dei democratici ipotizza un’apertura a Grillo: “Con il Movimento 5 stelle dobbiamo aprire un dialogo”.

CAPEZZONE - Il Pdl, tramite il suo portavoce nazionale Daniele Capezzone, frena con i facili entusiasmi: “Non commentiamo le ultimissime proiezioni ultra positive, come prima non abbiamo commentato le primissime ipotesi molto negative. Occorre attendere i dati reali e lo spoglio dei voti effettivi (anche per la mancanza di dati storici a cui le proiezioni possano riferirsi). Il resto rischia di essere, nel bene o nel male, pura fiction”.

GIULIANO FERRARA – Nel guazzabuglio comunicativo, tra dati parziali, commenti affrettati e ringollati nel giro di una proiezione, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara, in collegamento al Tg3, non ha dubbi: “Berlusconi è stato geniale nella sua trovata perché ha detto ‘io vi ridò quello che vi è stato tolto nel 2012’. Ha puntato tutto su questa storia dell’Imu che io avevo considerato troppo cinica per la democrazia. Ma ha avuto ragione. Bersani? – ha aggiunto – evidentemente in Italia la serietà non paga”. Il dato comunque, per Ferrara, è che “Berlusconi ha vinto”.

SPREAD SALE – Lo spread Btp-bund torna sulla ‘soglia Monti’ dei 287 punti base dopo che le proiezioni hanno messo in forse un chiaro risultato elettorale alle Politiche.

FASSINO – Chiusi i seggi da tre ore. Bocche cucite o quasi da via del Nazareno. I big temporeggiano. Letta si difende, la Finocchiaro predica la calma e aspetta i dati ufficiali. Lo squillo arriva da Piero Fassino, sindaco di Torino: “Aspettiamo i voti veri”, sottolinea a SkyTg24. “Se le proiezioni fossero confermate – continua –  la governabilità sarebbe difficile. Il M5S prende voti in modo trasversale a tutti. Lo dimostra il fatto che finora i grillini arrivano al 24-25% e ha radicamento in tutti territori. Finora sembra che ci sia una prevalenza di affluenza di consensi presi al centrosinistra”.

MANTOVANI – Inaspettato o quasi il commento di Mario Mantovani,  coordinatore regionale del Pdl, che sembra proporre un’asse tra Pdl e Grillo: il dato “era prevedibile. Grillo dice molte cose che peraltro noi condividiamo”. Secondo Mantovani, il Pdl e il movimento di Grillo hanno diversi punti in comune come per esempio i temi legati alla casta e alla moralizzazione della politica, “temi su cui ci si potrà lavorare”.

DARIO FO’ – A metà di questo pazzo pomeriggio, piombano in mezzo ai commenti, le parole di uno dei maggiori sponsor di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, Dario Fo’: “Questa è una straordinaria vittoria dei giovani. Pulizia e giovinezza stanno vincendo!”. “Il M5S – ha continuato – ha imparato ad ascoltare qualcosa pure dai vecchi. Abbiamo bisogno di cambiare tutto. Ora si rischia una legislatura breve ma intanto bisogna reinventare il modo di stare nelle istituzioni. Io ho l’esempio di mia moglie Franca Rame che ha lasciato il Senato molto delusa”.

LA RUSSA – Esulta Ignazio La Russa a SkyTg24: “Io ho una grande personale soddisfazione: quella di vedere le facce della sinistra con lo stesso colorito giallo del 1994, quando la gioiosa macchina da guerra di Occhetto si infranse contro il muro. Sono orgoglioso della scelta di fondare Fdi”.

CASINI – Poco prima delle 18:30 prende la parola su Rai 1 Pier Ferdinando Casini: “La mia valutazione è che nella vita si vince e si perde, val per la vita e per la politica. Abbiamo dato tutto per un progetto di governabilità per il Paese. Abbiamo deciso di parlare con il linguaggio della verità e non siamo stati premiati. Comunque siamo sereni della nostra scelta. Onore a chi ha vinto anche non riesco a capire chi. Speriamo in un governo autorevole e che Grillo non deluda la grande simpatia suscitata nel Paese.
Se i dati saranno confermati, si prospetta un governo larghe intese? “Non mi sembra sia il momento per fare progetti futuri. L’ho sempre detto: chi vincerà alla Camera avrà il dovere di avanzare le proposte, noi non siamo in questa condizione. Alla Camera mi sembra abbia vinto Bersani, è persona seria, gli faccio gli auguri, speriamo lavori bene per l’Italia”.
Si aspettava risultato così basso dell’Udc, cosa non ha funzionato? “Non è stato sbagliato. Non intendiamo recriminare su nulla. Siamo stati donatori di sangue per l’area Monti ma lo abbiamo fatto assumendoci le nostre responsabilità”.

RENZI – Il sindaco di Firenze Matteo Renzi, era atteso tra le 17 e le 18 all’interno della lunga maratona condotta su La 7 da Enrico Mentana. Ancora tuttavia il ‘rottamatore’, sconfitto alle primarie da Bersani, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Nel suo ufficio di Palazzo Vecchio in questo momento sta consultando i dati del Viminale e quelli delle proiezioni, in attesa di uno scenario più chiaro. Verso le 19 è stata trasmessa soltanto l’immagine della sua poltrona vuota.

INGROIA – Poco dopo le 20;00 prende la parola il primo dei candidati premier della partita elettorale, Antonio Ingroia. “Il centrosinistra – ha detto intervistato nello speciale TgLa7 – ha rifiutato qualsiasi confronto con noi e questo è il risultato: Bersani porta la responsabilità di consegnare il paese o al centrodestra o all’ingovernabilità”. Il centro – sinistra, ha continuato, dovrebbe fare “un po’ di mea culpa”. “Se Bersani – prosegue Ingroia – avesse risposto al nostro appello forse si poteva fare qualcosa di diverso. Siamo stati lasciati soli su tematiche cruciali in tempi stretti e schiacciati da un lato dal centrosinistra, che ha fatto una campagna elettorale tutta contro di noi, e dall’altro dal M5s che ha raccolto i voti di protesta sia di destra che di sinistra”. Esperienza finita? Niente affatto, Ingroia ne è sicuro: “Continueremo fuori dal Parlamento per preparare le prossime vicine elezioni”.

ALFANO – 20:30, Angelino Alfano, il candidato premier del Pdl, messo in sella da Silvio Berlusconi, si presenta ai microfoni a 36 denti. Si tratta di “un risultato molto positivo, direi anche straordinario, del quale siamo molto soddisfatti”, ha esordito il segretario del Partito delle Libertà. “Ho sentito Berlusconi per ringraziarlo. Noi oggi crediamo di essere la maggioranza relativa al Senato. Aspettiamo con serenità i risultati della Camera”. E sul futuro immediato, quello che si costruirà partendo da domani? “Noi attendiamo i risultati finali. Non tirerete fuori dalla bocca di nessun esponente del Pdl prognosi o scenari senza prima avere i risultati” definitivi. Ed infine la stoccata a Monti: “avevamo indovinato il diminutivo” di ‘centrino’.

PISAPIA – Si profila lo stallo al Senato, quindi della XVII legislatura. Per questo Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, esce allo scoperto e propone una strada che comincia ad essere vociferata: “Se si può trovare una – condivisione con il Movimento 5 Stelle, è doveroso farlo, nell'interesse del Paese”, sottolinea il sindaco a Repubblica Tv. “Avevo detto – ha aggiunto Pisapia – di aver perso il sorriso, un po’ mi sta tornando, ma la sensazione è che non ci sarà in Parlamento una forza coesa tale da portare avanti il cambiamento totale di cui c’è bisogno”, quindi Pisapia propone di “approvare le misure urgenti necessarie e ritornare al voto”. Pisapia inoltre si è detto “sorpreso dalla ripresa del Pdl e di Berlusconi”, che però ha messo insieme “tante piccole formazioni politiche che hanno elevato il risultato della coalizione” di centrodestra.

GRILLO – Alle 21:30, come annunciato, Beppe Grillo, l’unico sicuro vincitore della tornata elettorale si collega telefonicamente con ‘La Cosa’, il canale web del Movimento 5 Stelle. Emozionatissimo, felice, esordisce ringraziando i volontari e chi gli ha dato fiducia: “E’ fantastica questa avventura qua. Abbiano fatto le prove generali, sono finiti, lo sanno”. E ancora: “Saremo una forza straordinaria. Faremo tutto ciò che abbiamo detto: il reddito di cittadinanza, nessuno indietro. Saremo 110 dentro e qualche milione fuori”. E in questo avverte secco: “Faremo le nostre battaglie, porteremo avanti il nostro programma. Se ci seguiranno bene, altrimenti per loro sarà una battaglia durissima”. E non mancano le tirate di orecchie, come a coloro che hanno affidato la loro preferenza al Cavaliere: “Riconsegnare il Paese a Berlusconi, per quanto, sei mesi, un anno, credo sia un crimine contro la galassia”. Ed infine affronta a modo suo anche il capitolo delle intese numeriche. A modo suo, cioè picchiando a destra e sinistra senza esclusione di colpi, fa franare qualunque possibilità da grande coalizione: “Entriamo dentro al Parlamento senza inciucini. Sono dei falliti, sia Bersani che Berlusconi, sono uomini falliti. Sono lì da vent’anni e hanno portato il Paese alle catastrofe”. Dialogo chiuso?

I RISULTATI - Today.it seguirà tutte le operazioni di voto e, a partire da lunedì pomeriggio per le politiche e da martedì pomeriggio per le regionali, darà conto di tutti i risultati in tempo reale. Ecco i link utili:

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