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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2018

Gli sconfitti "eccellenti" nella sfida dei collegi uninominali: dem ko, D'Alema sprofonda

Tanti i nomi famosi del Partito Democratico - da Minniti a Francesca Barra - usciti a pezzi dalle urne (ma alcuni si salvano con il "paracadute"). Massimo D'Alema è ultimo nella "sua" Puglia

Ci sono nomi eccellenti tra i big sconfitti all'uninominale. Infatti se Renzi vince a Firenze, Gentiloni a Roma, la Boschi a Bolzano e Padoan passa per un soffio a Siena, sono tanti i pezzi da novanta del Pd che hanno mangiato polvere. 

Non ce l'ha fatta Marco Minniti, il ministero dell'Interno dal pugno di ferro del governo Gentiloni, che non è passato nel collegio uninominale di Pesaro per la Camera, arrivato solo terzo dietro ad Andrea Cecconi del M5s (coinvolto nello scandalo rimborsopoli, aveva fatto sapere che se fosse stato eletto avrebbe rinunciato al suo posto) e Anna Maria Renzoni del centrodestra.

Matteo Orfini, candidato a Roma nell'uninominlale per la Camera nel collegio di Torre Angela, arriva solo terzo, staccato di molto da Lorenzo Fioramonti del M5S e da Barbara Mannucci del centrodestra (i risultati delle elezioni a Roma).

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Paolo Siani, fratello di Giancarlo, raccoglie poco più del 20% a Napoli, schiacciato dal candidato del M5s che si porta a casa quasi il 50% dei voti.

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti raccoglie il 26,72% ed è dietro a Mattia Crucioli del M5S e Angelo Vaccarezza del centrodestra nel collegio uninominale per il Senato a Genova. 

Francesca Barra, candidata con il Pd a Matera, chiude dietro al candidato del M5S e a quello del centrodestra. 

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Il M5S dilaga in Campania e si prende anche Salerno, dove stravince Nicola Provena. Pietro De Luca, figlio di Vincenzo, è solo terzo. 

Battuto anche Dario Franceschini nel collegio uninominale di Ferrara, superato da Maura Tomasi del centrodestra (ma sopra al candidato del M5S Marco Falciano): il ministro dei beni culturali andrà comunque a Montecitorio, perché capolista per un collegio plurinominale in Emilia Romagna.

Tra i nomi che pesano di più  c'è quello di Massimo D'Alema, che non passa nel collegio di Nardò per il Senato, in Puglia. Il "Lider Massimo"  ora in Liberi e Uguali viene superato dalla grillina Barbara Lezzi, in testa a tutti, dal candidato del centrodestra Luciano Cariddi e da quello del Pd Maria Teresa Bellanova. 

Anche Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, ha perso il posto: non è stato eletto in Senato. L'ex governatore della Lombardia era candidato per 'Noi con l'Italia' nel plurinominale a Milano, Monza a Brianza e Bergamo-Brescia. 

Non entra in Parlamento nemmeno Angelo Bonelli, leader dei verdi, sconfitto nell'uninominale al Senato. 

Tra gli sconfitti anche Dino Giarrusso, il volto tv de Le Iene candidato con il M5S a Roma nel collegio Gianicolense per la Camera. Solo terzo, mentre il seggio va al radicale Riccardo Magi. 

Battuto anche l'olimpionico Domenico Fioravanti, indicato come possibile ministro dello Sport per il M5S: è stato sconfitto a Torino. 

Alessia D'Alessandro, tra i giovani volti nuovi proposti dal M5s, è stata battuta nel collegio uninominale di Agropoli dal candidato di centrosinistra Francesco Alfieri, ma è finita davanti a Marzia Ferraioli, del centrodestra. 

Gianluigi Paragone, l'ex conduttore televisivo passato dal M5s, ha perso nel collegio uninominale di Varese contro il candidato del centrodestra Stefano Candiani, ma dovrebbe entrare in Parlamento ugualmente perché candidato al proporzionale. 

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