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Venerdì, 19 Aprile 2024
Governo

Prove di intesa M5s-Lega? Salvini frena: "Nessuna alleanza, ha vinto il centrodestra"

Le due forze anti-sistema vicine al 50% dei consensi, dal Carroccio arrivano le prime aperture: "Ci si può sedere a un tavolo". Ma il leader della Lega mette a tacere le voci su possibili alleanze: "Il governo tocca a noi del centrodestra". Tasse, pensioni, vaccini e immigrazione: ecco i punti di contatto tra Salvini e Di Maio

E quindi che succede adesso? In attesa dei dati dei seggi uninominali, una certezza c’è già: i partiti anti-sistema (M5s, Lega e Fratelli d’Italia) superano di slancio il 50% dei consensi lasciando le briciole alle altre forze politiche. Al di là delle possibili alchimie parlamentari se, come sembra, il centrodestra non dovesse arrivare alla fatidica quota del 40%, sarà impossibile per Mattarella non prendere in considerazione l’ipotesi di un esecutivo targato M5s e Lega. Per ora, dopo le prime aperture dei parlamentari leghisti ("possiamo sederci ad un tavolo") Matteo Salvini ha messo a tacere le voci su possibili alleanze con i 5 Stelle. Dichiarazioni del resto abbastanza ovvie: il leader del Carroccio, diventato dominus assoluto del centrodestra, non intendere rinunciare a giocarsi la chance di diventare premier e padre padrone del nuovo governo.  "La squadra che è più vicina ad essere maggioranza è il centrodestra, tocca a noi governare", ha detto Salvini.  Che poi a precisa domanda ha risposto un "no" secco ad un'alleanza con il M5s. 

In mattinata, sull'ipotesi di un possibile governo M5s e Lega, erano arrivate le prime aperture da parte del Carroccio: "Se dovessimo sederci a un tavolo con Di Maio  metteremmo sul tavolo tre questioni: pressione fiscale, immigrazione e pensioni. Tre punti fondamentali da cui non possiamo prescindere", ha detto Massimiliano Fedriga (Lega) ai microfoni di Radio anch’io. Gli fa eco Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato nella scorsa legislatura.  "Un governo Lega-M5s? Se ci fosse un'evoluzione e una crescita da parte del Movimento 5 Stelle e se diventassero almeno di parola, ci si può sedere intorno al tavolo", ha affermato il parlamentare leghista.. "Sono sempre stato scettico sui 5 Stelle, perché li ho visti in azione in questi cinque anni in Senato. Non mi sono piaciuti molto, soprattutto la loro mancanza di parola".

Dichiarazioni poi smentite nei fatti dal leader che resta convinto di poter raggiungere, insieme agli alleati, la quota del 40%.  E se non fosse così? In quel caso la palla passerebbe al presidente della Repubblica, e l'ipotesi di un governo M5s e Lega potrebbe diventare perfino realistica. 

Elezioni 2018, boom di M5s e Lega: tutti i risultati

Gli ostacoli ci sono e sono tanti. Molti osservatori si chiedono ad esempio se a Salvini possa convenire appoggiare un eventuale governo 5 Stelle, adesso che la destra in Italia è praticamente cosa sua. E poi, domanda tutt’altro che scontata, chi dovrebbe guidare il nuovo governo a trazione grillina e leghista? Di Maio? Lo stesso Salvini? Un nome terzo? E quali concessioni sarà disposto a fare il M5s alla Lega? Finora il 'capo politico' del Movimento ha sempre detto che se dovesse ricevere il mandato da Mattarella, si presenterà alle Camere per chiedere a chi ci sta di appoggiare il programma dei pentastellati. Ma pensare che qualcuno, e men che mai Salvini, sia disposto ad appoggiare un governo ricevendo in cambio nulla è fantapolitica, mera retorica pre-elettorale.Che succederà dunque? Se Salvini e Di Maio vogliono fare davvero sul serio dovranno sedersi ad un tavolo e trovare un accordo. I punti di convergenza non mancano, lo abbiamo scritto in tempi non sospetti. Su molti temi i programmi di M5S e Lega si assomigliano: dal superamento della legge Fornero con le reintroduzione del vecchio sistema delle quote, all'abolizione del decreto Lorenzin sui vaccini.

Le dichiarazioni di Salvini sui risultati del voto

Elezioni, Femen contro Berlusconi (FOTO ANSA)

Sulle pensioni il programma di Salvini è molto chiaro (oltre che ambizioso):

Reintroduzione delle pensioni di anzianità (accesso alla pensione con più di 40 anni di contribuzione

a prescindere dall’età anagrafica)

Quota 100 senza penalizzazioni (accesso alla pensione al raggiungimento di quota 100 quale somma

di età anagrafica + età contributiva) + Quota 41 (accesso alla pensione con solo l’anzianità contributiva)

Pensioni di vecchiaia ante Fornero

Anche i 5 Stelle vorrebbero tornare al vecchio sistema delle quote: Quota 41 (età minima di contributi versati per poter accedere alla pensione) e Quota 100 (la somma di età anagrafica e contributiva dovrà essere superiore a 100).

Governo M5s e Lega? Le posizioni sull’Europa

E poi c’è l’Europa. Sia il M5s che la Lega hanno spesso espresso posizioni molto critiche nei confronti dell’Ue e della moneta unica. Recentemente i penstatellati si sono molto ammorbiditi, ma di certo le affinità restano e sono molte. Secondo il M5s (citiamo dal programma presente sul blog delle Stelle) "il Fiscal Compact, così come la regola del 3% o l’obbligo del pareggio di bilancio costituiscono un freno evidente alla crescita della penisola". Questo non significa abbandonare "perentoriamente la moneta unica - spiegano i 5 Stelle - , ma certamente fare dei passi concreti verso la salvaguardia della propria sovranità, invitando gli Stati del Nord a rivedere quanto prima il Fiscal Compact, a cancellare la regola del 3% e ad introdurre, al contempo, misure che stimolino investimenti e crescita"​. E Salvini? Secondo la Lega l’Italia può restare "all’interno dell’Unione Europea solo a condizione di ridiscutere tutti i Trattati che pongono vincoli all’esercizio della nostra piena e legittima sovranità, tornando di fatto alla Comunità Economia Europea precedente al Trattato di Maastricht".

Elezioni, i politici al voto (FOTO ANSA)

E ciò vuol dire:

Recupero delle seguenti sovranità:

a) sovranità monetaria ed economica

• Competenza esclusiva sulla politica commerciale.

b) sovranità territoriale

• Principio di libera circolazione delle persone, dei servizi e dei capitali.

• Politica estera comune ossia del SEAE.

• Ripristino del pieno controllo di ciascuno Stato sulle proprie frontiere, ossia abrogazione di Schengen e del

regolamento di Dublino.

c) sovranità legislativa

• Supremazia del diritto degli Stati membri su quello dell’Unione.

• Corte di Giustizia dell’UE.

• Personalità giuridica dell’UE, ossia del potere di concludere accordi internazionali a nome degli Stati membri.

Immigrazione, le affinità tra M5s e Lega

La Lega ha un programma molto semplice: blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e accordi con i Paesi di origine dei migranti economici. I 5 Stelle (la cui posizione è più sfumata) si propongono di fermare il "business dell’immigrazione" grazie alla stipula di trattati per i rimpatri (punto condiviso dalla Lega) e a "10.000 nuove assunzioni nelle commissioni territoriali per valutare, in un mese, come negli altri paesi europei, se un migrante ha diritto a stare in Italia o no".

Quanto allo Ius Soli la Lega è ovviamente contraria a concedere la cittadinanza ai bambini migranti, ma anche il M5s non è che sia troppo favorevole. O meglio: è sia favorevole che contrario, dipende dai giorni.

Lavoro e tasse

Qui le posizioni dei due partiti sono più distanti, ma i punti di contatto non mancano. I 5 Stelle vorrebbero stracciare il jobs act per reintrodurre l’articolo 18, mentre secondo quanto affermato di recente da Salvini al Sole 24 Ore la riforma andrebbe rivista, ma non azzerata. E poi c’è il fisco: la Lega propone la Flat tax al 15%, i 5 Stelle una riforma complessiva dell’Irpef finanziata (anche) con l’abolizione degli 80 euro in busta paga. Ma le distanze, in vista di un possibile governo M5s-Lega, non sono incolmabili.

Vaccini, si torna al passato?

Sul tema dei vaccini poi M5s e Lega hanno posizione identiche. Il decreto Lorenzin va cancellato, si torna ai 4 vaccini obbligatori contro i 10 previsti dalla legislazione vigente. Entrambi i partiti dicono di non essere contrari ai vaccini in linea di principio: è l’obbligo ad essere sbagliato. Molti esperti e immunologi hanno però spesso criticato questa posizione: raccomandare i genitori di vaccinare i propri figli non dà infatti alcuna certezza che venga raggiunta la soglia minima necessaria per mettere al riparo dalle malattie anche quei bambini che, per varie ragioni, sono impossibilitati a vaccinarsi. 

Elezioni 2018, l'esultanza di Di Maio | Video

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