Elezioni Politiche 2018 Italia

Elezioni, Lorenzin presenta il simbolo della lista Civica Popolare

Simbolo rosso, col nome Lorenzin e un fiore giallo con 5 petali affiancato dai simboli dei cinque partiti che promuovono la lista: Italia dei valori, Centristi per l'Europa, Democrazia solidale, l'Italia è popolare e Alternativa popolare

Redazione 09 gennaio 2018 13:54

"L'obiettivo di questo partito è quello di rappresentare una forza concreta, responsabile, che testimoni l'impegno di cinque anni di governo che hanno portato indubbiamente l'Italia fuori dalla crisi". Lo dice la senatrice Federica Chiavaroli, che ha partecipato alla presentazione della nuova lista Civica popolare di Beatrice Lorenzin.

In una intervista all'agenzia Dire, Chiavaroli aggiunge: Civica Popolare è "un partito che si presenta con proposte serie, con risposte concrete che abbiamo gia' testimoniato di poter dare dando al governo. Un partito che non fara' promesse come quelle che ascoltiamo in questi giorni che rischiano veramente di disastrare e dissestare le finanze pubbliche. Un partito che si presenta anche con un simbolo allegro, pop, con una leader donna. Un partito davvero diverso che sapra' dare un contributo importante in questa campagna elettorale".

Ci presentiamo con un progetto politico per queste elezioni e per il futuro: non siamo uno spot, siamo un progetto politico che nasce oggi con degli alleati solidi sia a livello nazionale che a livello territoriale". Così Laura Bianconi, capogruppo di Ap al Senato, che ha partecipato alla presentazione della nuova lista Civica popolare di Beatrice Lorenzin.

Intervistata dall'agenzia Dire, Bianconi spiega: "Vogliamo parlare alla gente normale di cose giuste per loro. Siamo felici di aver appoggiato questa storia di governo di centrosinistra, siamo ben collocati dentro al centrosinistra, siamo un centro dialogante con esperienze diverse ma tutte quante con l'obiettivo di diventare veramente una startup di successo e possiamo esserlo".

"Noi puntiamo sopra al 3% e possiamo raggiungerlo perché comporremo delle liste territoriali forti, dove non ci saranno soltanto i cosiddetti big, ma gente che sul territorio ha ascolto e presenza. Noi puntiamo al 3% perche' questo significa portare in Parlamento una forza importante, di sostanza, che fara' la differenza nel panorama politico un po' complesso che abbiamo davanti a noi".

"Questa è l'area politica di centro alleata del Pd, una forza politica che parte dalle riforme del governo Renzi, soprattutto quelle sul lavoro. Pensiamo di poter tranquillamente superare il 3%". Spiega Sergio Pizzolante ex vicecapogruppo del Nuovo Centrodestra. Intervistato dall'agenzia Dire, Pizzolante spiega: "Noi siamo la forza politica che vuole risollevare il ceto medio italiano. Nell'arco di 10 anni di crisi il 40% del ceto medio italiano dice di non percepirsi piu' come medio ma come ceto povero: questo rompe tutti gli equilibri della democrazia e della rappresentanza e cosi' esplodono estremismi e populismi. Risollevare il ceto medio e' un imperativo categorico, e' la missione di questa lista, che e' a destra del Pd e punta alle riforme liberali, alla modernizzazione, all'impresa, al lavoro, al merito".

E' possibile immaginare, dopo il voto, un'alleanza di governo che va da Cp a Liberi e uguali di Grasso?
"Liberi e uguali ha due obiettivi cancellare la legge Fornero e ripristinare l'articolo 18, quindi non vedo nessuna possibilità di fare un'alleanza. Noi che veniamo da un'area di centro, riformista, che una volta stava col centrodestra possiamo stare in un'alleanza di centrosinistra perché sono usciti i comunisti. Siamo nell'area di centrosinistra perché è quella del governo e delle riforme, ma siamo qui perche' sono usciti i comunisti e perche' nel centrodestra sono entrati gli estremisti e i populisti".